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Coronavirus in Trentino, 18 i casi accertati tra cui due turisti di Codogno (VIDEO)

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Richiamo del presidente ad una maggiore attenzione alle regole prescritte anche su impianti e piste da sci come da circolare inviata in queste ore ad Anef. Oltre cento le persone in quarantena per precauzione in Trentino. In Alto Adige 203 persone in isolamento e 173 sottoposte ai test

Trento – Sono 7 i nuovi casi di Coronavirus in Trentino. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa l’assessore alla Salute della Provincia autonoma di Trento Stefania Segnana ed il presidente Maurizio Fugatti. Diventano quindi 18, in totale, le persone contagiate dal Covid-19.

I nuovi casi positivi

L’assessore alla salute ha elencato i sette nuovi casi odierni, tra cui quello di un’anziana signora ottantenne ricoverata a Feltre e poi rientrata in Rsa a Canal S. Bovo, che si trova quindi in isolamento all’interno della casa di riposo. Sono stati sottoposti a quarantena sette operatori sanitari della Rsa e tre contatti diretti. Sospese nelle case di riposo le visite esterne, salvo casi autorizzati.

Un altro caso riguarda un sessantaseienne entrato in pronto soccorso a Cles ed ora ricoverato in terapia intensiva a Rovereto. Confermati anche in questo caso, come quello anticipato della signora della Val di Cembra, i contatti con frequentazioni esterne. Le loro condizioni di salute sono buone.

Positivo anche un uomo di cinquantacinque anni che si è presentato all’ospedale di Cavalese. Non risiede in zona e si ritiene anche per lui che il contagio sia avvenuto per frequentazioni esterne.

In due altri casi la scoperta del contagio è avvenuta grazie a chiamata domiciliare dell’equipe sanitaria, per cui è stato disposto l’isolamento presso la loro abitazione.

Infine due persone che si sono presentate all’ospedale di Trento. “Lo scrupoloso rispetto dei protocolli ha evitato ulteriori contagi” ha sottolineato l’assessore alla salute, evidenziando che nessun operatore sanitario trentino che ha intercettato i casi è stato messo in quarantena”. È stato infine comunicato che due turisti provenienti da Codogno si sono presentati al pronto soccorso di Trento. Trattati secondo il protocollo di sicurezza, sono in corso le azioni per il loro rientro nel paese di origine.

Casi con origine fuori dal Trentino

Il presidente ha ribadito che tutti i casi intercettati e seguiti hanno permesso di ricostruire l’origine del contagio e di conseguenza questo è stato circoscritto. Un aspetto che anche il direttore del Dipartimento prevenzione dell’Apss Antonio Ferro ha considerato come importante: “Capire quale è il paziente zero e ricostruire dove si è contagiato il soggetto permette di “recintare” il contagio, ha detto, “questo consente di apporre sistemi di contenimento e mettere in atto misure di salute pubblica”.

Più sicurezza per impianti e piste da sci

Circa le raccomandazioni agli impianti funiviari, riguardano in particolare l’accesso alle telecabine, per cui deve essere imposto un percorso che preveda l’affiancamento al massimo di due persone che mantengano una posizione di almeno un metro di distanza l’una dall’altra nella costruzione della fila d’ingresso.

Una lettera è stata inviata in queste ore dalla Provincia ad Anef ed impiantisti, sollecitando più attenzione in tutto il Trentino. Del personale deve essere appositamente predisposto per far rispettare queste indicazioni. Le cabine e il locale dove viene collocata la linea d’ingresso devono essere continuamente areate e in ogni cabina deve essere esposto in modo chiaro e leggibile un avviso che evidenzi il rispetto delle prime quattro raccomandazioni del decalogo emanato dal Ministero della salute per comportamenti individuali.

Coronavirus – conferenza stampa del 07/03/2020

Coronavirus – conferenza stampa del 07/03/2020

Pubblicato da Provincia autonoma di Trento – Pagina Ufficiale su Sabato 7 marzo 2020

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