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Coop Primiero, Ex Ingros: amarezza e preoccupazione per la titolare del “Mercatino dell’Usato”

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“Io non so perchè – scrive Manuela Gobber, titolare del Mercatino dell’Usato di Primiero -, ma nell’aria sento l’indifferenza totale per un fatto gravissimo che segnerà in modo negativo la vita di molte persone”

coopmaggio2011
Nella foto scattata a maggio 2011 in viale Piave a Primiero, il nuovo Centro Coop che chiuderà per i noti problemi urbanisti dal 9 gennaio, era ancora in costruzione. La Famiglia Coop era ancora operativa nella vecchia sede Ex Ingros (in primo piano), oggi occupata dal Mercatino dell’Usato. Tra le ipotesi, dopo la chiusura del nuovo centro, c’è anche la possibilità di rientrare nella vecchia sede

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Primiero (Trento) –“E’ da soli sette anni che vivo qui e da due anni ho il Mercatino dell’usato a Transacqua, nella ex sede della Famiglia Cooperativa – spiega Manuela Gobber – abbiamo seguito le vicissitudini che in questi ultimi giorni ha portato alla prossima definitiva chiusura del supermercato confinante, con la conseguenza che a molti sembrerà di poca importanza, ma che a molti altri porterà seri problemi.

Oltre alla mia attività che occupa tre persone e che, voglia o non si voglia, ha portato un utile servizio a favore della Comunità – continua Gobber – ha portato parecchia nuova gente da fuori valle, venuti apposta al mio negozio, dando comunque un possibile indotto anche ai negozi o alle attività in zona. Dobbiamo pensare anche cosa comporterà la chiusura del supermercato.

Faranno chiudere il mio mercatino, non saranno confermati molti dipendenti Coop che resteranno a casa, all’inizio sì con la cassa integrazione, ma poi? Molte altre sono le persone coinvolte: dal camionista che consegna la merce che vedrà drasticamente calare le consegne… dal panificio che vedrà calare notevolmente la produzione… da tante piccole realtà che comunque qualcosa potevano lavorare… per non dimenticare tutti gli appartamenti dati in conto lavoro ad artigiani che stanno ancora aspettando ciò che non arriverà mai. cosa ci porta tutto ciò? Tutti si appellano alla giusta sentenza del TAR, che va rispettata e onorata, ma quanto ci costa?

Ma soprattutto chi paga – sottolinea ancora Manuela Gobber nel suo intervento – Pago io che chiudo la mia attività? Pagano i dipendenti Coop che rimarranno a casa? Paga il panificio o il camionista che non avrà più lavoro? Già i tempi sono quelli che sono, poi con questa batosta dove andremo a finire? Giornalmente ci sono attività che chiudono ed è come un cane che si morde la coda… chiude un’impresa edile, non lavora il geometra, il falegname, l’elttricista, l’idraulico, il mobiliere, tutto si ferma insomma… non girano soldi e piano piano l’economia si ferma e tutta la valle va lentamente morendo, ed una volta morta non si torna più indietro… saremo costretti ad andarcene…anche per il turista che viene in valle, ma che bel biglietto da visita diamo? La Coop di Primiero è il punto di riferimento più importante della zona, pensate che magari sia un incentivo a tornare l’anno dopo? Stiamo facendo tutti, e sottolineo tutti, una pessima figura verso il turista, ma soprattutto la stiamo facendo tra di noi che viviamo qui…

Le filiali della Coop sono sostenute dal supermercato più grande – prosegue Gobber -, se chiudiamo quest’ultimo pensate a che fine possano fare le piccole filiali? Una ad una chiuderanno ed alla fine avremo perso quello che negli anni i soci cooperatori hanno costruito… allora sì che dovremo prendere sempre la macchina per andare a fare la spesa… alle persone che non ce l’hanno, agli anziani ci pensate?

Ho notato spesso purtroppo che molta gente del posto “gode” delle disgrazie altrui, invece di dare una mano e sostenersi l’un l’altro… e adesso non venite a dirmi che è colpa di questo o di quello… ormai il danno è fatto e l’unica cosa è quella di riuscire a rimediare facendo meno danni ancora a chi rimane….

Alla fine chi ci rimette sono sempre i poveri lavoratori, chi invece ha causato tutto ciò non si prende le proprie responsabilità…. Io e la mia famiglia abbiamo creduto nelle potenzialità di questa Comunità, ci siamo trasferiti e abbiamo aperto un’attività, non abbiamo rubato niente a nessuno, anzi, crediamo di sostenere l’economia locale anche dando una mano ai nostri clienti vendendo le loro cose inutilizzate e creando economia, soldi insomma, che girano di nuovo in valle… nel nostro piccolo portiamo gente da fuori, diamo una mano all’ambiente riciclando cose che andrebbero in discarica, siamo un punto di riferimento per molti… e adesso? Fine della storia! Non è giusto!

Io dico, cari amministratori che decidete sulle vite della povera gente, mettetevi una mano sul cuore e uno sulla coscienza e fateci lavorare, non vi chiediamo di mantenerci a sbafo come molti altri fanno, ma fateci guadagnare i soldi per vivere onestamente, non chiediamo altro…”

 

Manuela Gobber
Mercatino dell’Usato – Primiero

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