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Consiglio d’Europa: il trentino Michele Nicoletti: “Cultura per rafforzare unità”

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E’ il secondo italiano in quasi 70 anni di storia. Priorità: “Alleanza con università per difesa diritti e democrazia”. La sua investitura, all’apertura della sessione a Strasburgo

Strasburgo –“Per me è un grande onore assumere la presidenza dell’assemblea parlamentare in questo momento e vorrei innanzitutto ringraziare i gruppi politici, in particolare il mio, che hanno posto la loro fiducia in me” ha esordito il deputato nel suo discorso d’investitura pronunciato per la quasi totalità in inglese con citazioni in tedesco, spagnolo e francese, tranne per un intermezzo in italiano utilizzato per ringraziare “l’Italia” e chi lo ha eletto in parlamento e gli ha permesso di svolgere un intenso lavoro alla Camera dei deputati e all’assemblea parlamentare.

Michele Nicoletti (PD) è il secondo italiano dopo Giuseppe Vedovato, democratico cristiano che ha ricoperto l’incarico dal 1972 al 1975, a presiedere l’assemblea parlamentare da quando è stata creata 69 anni fa.

La sua presidenza, un mandato di un anno rinnovabile una sola volta, “Sarà sulla scia del miglior europeismo italiano” ha detto Nicoletti, ricordando le figure di Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli,

La cultura in primo piano

La cultura può offrire un apporto importante per ritrovare un’unità d’intenti in Europa e istituzioni come le università possono e hanno un ruolo da giocare importante. Questo uno dei messaggi chiave che Michele Nicoletti (Pd), eletto presidente dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, ha lanciato nel suo discorso d’investitura. 

“Dobbiamo instancabilmente cercare ciò che ci unisce. E in questo può aiutarci la dimensione culturale e sociale della nostra vita”dichiara Michele Nicoletti, sottolineando come il sistema di protezione dei diritti umani in Europa non poggi solo “su documenti giuridici ma anche sulla poesia di Dante, i drammi di Shakespeare, la musica di Beethoven, i romanzi di Dostoevskij e Tolstoj”.

“Custode dell’unità europea”

“Nessun muro è riuscito a dividere l’umanesimo europeo che non può fare a meno di nessuno di questi apporti. Oggi, che abbiamo abbattuto i muri, dovremmo riuscire a far fiorire come non mai la ricchezza plurale di questo umanesimo” continua Nicoletti. Il neo presidente propone quindi all’assemblea parlamentare, in qualità di “custode dell’unità europea” di “rafforzare il ruolo della cultura europea” e di “stringere un’alleanza con il mondo della cultura, della scuola e delle università”.

Le università, dice Nicoletti “sono una creazione europea e hanno contribuito in grandissima parte alla costruzione di questa cultura comune, e per questo sarebbe bello se la nostra Assemblea e l’intero Consiglio d’Europa riuscissero a mobilitare tutte le università europee attorno ai valori di questo umanesimo europeo e a difesa dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto”.

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