NordEst

‘Catene spezzate’, quattro Rom sfruttavano minori per i loro colpi

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L’operazione – L’indagine, denominata ‘Catene spezzate’, è stata avviata in seguito all’aumento nello scorso gennaio di furti in appartamenti veronesi (47 in 23 giorni). L’organizzazione criminale operava in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna. E’ stata smantellata dalla squadra mobile di Verona un’organizzazione criminale che si serviva di bambini per compiere furti nelle case.

Avrebbero usato per i furti figli e bambini avuti in affido da altre famiglie. I piccoli hanno riferito che subivano pesanti violenze se si rifiutavano di andare a rubare.

Quattro custodie cautelari –
I quattro rom croati sono stati raggiunti da un’ordine di custodia cautelare emesso dalla magistratura trentina. Gli indagati avrebbero utilizzato per i furti figli propri e bambini probabilmente avuti in affido da altre famiglie rom, che venivano abbandonati al loro destino se fermati dalle forze di polizia o se non procuravano quanto richiesto.

Le piccole vittime hanno riferito alla polizia che subivano pesanti violenze come cinghiate, pugni, calci, isolamento in stalle, ed erano sottoposti a digiuni prolungati ogni volta che si rifiutavano di andare a rubare oppure non rubavano abbastanza nella casa individuata dagli adulti.

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