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Belluno, L’ultimo addio a don Cassol (VIDEO)

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L’ultimo addio a Belluno – Il cordoglio e le precisazioni dopo la tragedia, arrivano dal direttore del Parco nazionale dell’Alta Murgia, Fabio Modesti, che proprio in queste ore, ha scritto una lettera al vescovo di Belluno e Feltre, Giuseppe Andrich, e ad altri vescovi delle diocesi pugliesi, chiedendo la loro collaborazione nell’informare eventuali gruppi di pellegrinaggio e preghiera sull’obbligo di dare comunicazioni all’ente gestore del Parco prima di improvvisare campeggi e accendere fuochi. Se di mezzo non ci fosse una simile sciagura sarebbero previste delle sanzioni.

IL SERVIZIO DELLA TV LOCALE
Video: TG 23.08.10 Altamura: ucciso don Francesco Cassol YouTube ANTENNA SUD

Don Francesco Cassol

La tragedia – Ha reso ‘piena confessione’ il cacciatore che l’altra notte ha ucciso, in Puglia, con un colpo di fucile don Francesco Cassol. Si chiama Giovanni Ardino Converso, ha 51 anni, ed e’ di Altamura. ‘Credevo di sparare a un branco di cinghiali’ ha detto l’uomo agli inquirenti. Il cacciatore si e’ recato verso la mezzanotte in localita’ ‘Pulo’, nel territorio di Altamura, con la propria autovettura per la caccia del cinghiale, nonostante questa sia in questo periodo non consentita.

Le dichiarazioni del cacciatore – Secondo le sue dichiarazioni, rese in presenza di un avvocato, il cacciatore verso la mezzanotte tra il 21 ed il 22 agosto e’ arrivato al Pulo di Altamura con la propria autovettura per la caccia del cinghiale e si e’ fermato a qualche decina di metri dal terreno dove si trovavano don Cassol e i partecipanti al ‘Raid Goum’, il ritiro spirituale in localita’ disabitate.

E’ stato tratto in inganno dalle sagome a riposo dei partecipanti al raduno che ha scambiato tutte per cinghiali ed ha deciso di esplodere un colpo all’indirizzo di quello che riteneva essere un capo branco. Pochi istanti dopo, avendo sentito il vociare dei componenti del gruppo, si e’ reso conto del tragico errore, e si e’ allontanato con la sua auto.

Il ritiro –
Il prete molto noto nel Bellunese ma anche nel vicino Trentino, aveva organizzato sulla Murgia barese un ritiro spirituale ed era in compagnia di una ventina di giovani. La salma del sacerdote è stata condotta a Bari perl’autopsia.

Il religioso, mentre dormiva e’ stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco – pare di fucile – all’addome. Don Cassol, che negli anni passati era stato anche viario episcopale per il coordinamento della pastorale della diocesi di Belluno-Feltre, era nella Murgia alla guida di un ‘Raid goum’, un raduno spirituale al quale partecipano una ventina di ragazzi che da mercoledi’ scorso si erano accampati a pochi chilometri da Altamura. Secondo il programma il gruppo sarebbe ripartito il 26. Il cadavere e’ stato scoperto alle 6 di mattina, l’assassino ha sparato quando il sacerdote dormiva nel suo sacco a pelo ed e’ poi fuggito.


Chi era don Cassol –
Aveva 52 anni don Francesco Cassol, 52 anni, il parroco ucciso ad Altamura (Bari) durante il ritiro spirituale. La diocesi di Belluno-Feltre ha diffuso una sua scheda biografica. Don Cassol eera stato ordinato sacerdote il 16 aprile 1983. La sua prima nomina e’ stata a Limana, come vicario parrocchiale e nel 1985 e’ stato trasferito al Centro di spiritualita’ ‘Papa Luciani’ di Santa Giustina come vicedirettore. Nello stesso anno e’ stato nominato assistente della zona di Belluno dell’Agesci (Associazione italiana guide e scout cattolici italiani). Nel 1993 e’ diventato direttore dello stesso Centro ‘Papa Luciani’.

Successivamente e’ stato nominato Vicario episcopale per la pastorale, ruolo svolto per la Missione per il Giubileo del 2000 nella diocesi di Belluno-Feltre. Don Francesco Cassol era conosciuto in tutta la diocesi anche per l’impegno come segretario del Sinodo diocesano (2005-2006) che lo aveva impegnato a tempo pieno anche negli anni della preparazione, a partire dal 2001.

Nel 2005 la nomina ad arciprete di Longarone e parroco delle parrocchie contigue di Igne e di Ospitale di Cadore. Era anche vicario foraneo della forania di Longarone e Pieve di Zoldo. Di recente aveva ricevuto l’incarico di assistente del distretto di Belluno-Trentino Alto Adige dell’Associazione italiana guide e scout cattolici d’Europa.

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