NordEst Valsugana Tesino Belluno

Lutto in Ulss1 Dolomiti, il dolore e i ricordi del direttore Carraro, funerali sabato 22 aprile alle 15 nella chiesa di Ponte di Piave

Share Button

L’Ulss1 Dolomiti ha attivato una raccolta fondi in ricordo della dottoressa Carraro. Chi volesse fare una donazione, può utilizzare il cc IBAN IT14W0200811910000040010591) e indicare come causale “RICORDO DIRETTORE CARRARO”. Il ricavato sarà utilizzato per la promozione della formazione del personale sanitario

Maria Grazia Carraro, dg Ulss1 Dolomiti [ph Regione Veneto]

 

NordEst – Il governatore veneto Luca Zaia, affida ai social l’ultimo saluto alla trevigiana Maria Grazia Carraro, in una giornata di grande dolore per il Bellunese, ma anche per il vicino Primiero – che vede a Feltre l’ospedale di riferimento – ma dove era conosciuta per il suo importante ruolo. “Sono stato in contatto con lei fin dall’inizio del suo percorso di cura – scrive il governatore Zaia – abbiamo sempre, tutti, incrociato le dita nella speranza che le terapie, anche durissime, alle quali si sottoponeva potessero portare alla remissione del male. Purtroppo non è stato così. Non avremmo mai voluto che questo momento arrivasse. Maria Grazia ci mancherà. Ci mancherà la persona e la manager di alto livello che ho voluto alla direzione di una Ulss, ma le cui capacità avevo già apprezzato nei molteplici incarichi da lei portati avanti con grande professionalità e umanità nell’ambito della sanità veneta. E’ stata una professionista è una persona esemplare, per competenza e passione, che aveva la capacità di trasmettere con empatia a tutti coloro che le erano vicini. Esprimo al marito, al figlio, ai suoi familiari, ai colleghi e a tutti coloro che le hanno voluto bene, il mio più profondo cordoglio per una perdita umana e professionale assolutamente incolmabile.

Il dolore in Ulss1 Dolomiti

Nella giornata di mercoledì, circondata dall’affetto della sua famiglia, è mancata la dottoressa Maria Grazia Carraro, Direttore Generale dell’Ulss Dolomiti, in seguito a una malattia che ha affrontato con grande coraggio, dignità e riservatezza. Fino all’ultimo ha condotto l’Azienda con determinazione e tenacia, portando un nuovo approccio alla sanità in montagna e non smettendo mai di guardare al futuro. L’Ulss Dolomiti, profondamente addolorata per la scomparsa della sua guida, esprime il suo cordoglio e si stringe al marito, al figlio e ai familiari tutti.

Il ricordo

Classe 1961, trevigiana, Maria Grazia Carraro si era laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, dove aveva conseguito anche la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva nel 1992. Dopo una esperienza presso la Direzione Medica del Presidio Ospedaliero dell’ex Ulss 11 Opitergino Mottense, dal 1997 al 2005 aveva prestato servizio alla Direzione Medica dell’Ospedale di Treviso, con incarico di direttore di struttura complessa dal 2003. Dal 2005 ha ricoperto l’incarico di direttore medico e responsabile della funzione ospedaliera all’ex Ulss 7 di Pieve di Soligo dove, dal 2013, è stata direttore sanitario fino al 2016. Dal 2012 è stata anche presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ospedale riabilitativo di Motta di Livenza. Dal 2016 al febbraio 2021 è stata direttore sanitario all’Ulss 4 Veneto Orientale. Dal 1° marzo 2021 era Direttore Generale dell’Ulss 1 Dolomiti.

Il cordoglio

Sempre combattiva e instancabile, il Direttore Carraro ha saputo fin dall’inizio capire il territorio dell’Ulss Dolomiti e la sua complessità, andando a conoscere in maniera approfondita ogni parte dell’organizzazione, dal Comelico a Lamon. Non ha risparmiato impegno e sforzi nella fase delicata della pandemia e delle vaccinazioni anti Covid, tessendo una rete con le altre Istituzioni e organizzazioni del territorio (dai Medici di Famiglia alle Farmacie, dalle Amministrazioni Comunali, alle Forze dell’Ordine, al tessuto economico, al mondo della scuola, al Volontariato) per impostare un lavoro di squadra nel fronteggiare al meglio l’emergenza.

Suo il pallino della telemedicina e dell’innovazione tecnologica che ha portato ad attivare in provincia modalità di cura in settori specifici che consentono di ridurre gli spostamenti. Ha portato l’intelligenza artificiale negli ospedali, per dare ai professionisti i massimi standard tecnologici. Ha fatto rete con i Comuni per investimenti in sanità anche attraverso i Fondi dei Comuni di Confine.

Profondo il rinnovo della squadra, durante la sua Direzione, con la nomina di ben 22 nuovi primari e un certosino lavoro dietro le quinte sull’organizzazione dell’Azienda, favorendo la cultura della analisi dei dati alla base delle decisioni. Ha affrontato di petto la grave carenza di medici attivando, per prima in provincia, un appartamento da mettere a disposizione degli specializzandi e una rete di soluzioni abitative a prezzo calmierato, oltre ad aver spinto per il riconoscimento delle zone disagiatissime per i medici di medicina generale e per altri benefit da inserire nel welfare aziendale. Sua anche l’idea e la concretizzazione di un protocollo con l’Università di Padova che ha impegnato l’ateneo a incrementare il numero di specializzandi che completano la formazione in Ulss Dolomiti. Ha inoltre favorito l’incremento dei posti disponibili nella sede locale del corso di laurea in infermieristica.

Frizzante e ricca di idee, autorevole ma con un sorriso contagioso, ha spronato l’organizzazione ad affrontare i problemi con il “pensiero laterale”, spingendo tutto il territorio a dare una nuova narrazione delle Dolomiti, centrata sui punti di forza per essere attrattivi. Forte la sua carica umana e la cura delle persone e delle relazioni con cui ha saputo conquistare la fiducia dei bellunesi, spingendo ognuno a dare il meglio e a non arrendersi mai, come ha dimostrato fino all’ultimo respiro.

Il lutto in provincia di Belluno

“Una dirigente attenta alle necessità del territorio, una professionista in gamba, una donna forte che ha saputo, anche nei giorni difficili della malattia, portare avanti con lucidità e determinazione il suo impegno. Maria Grazia Carraro ci mancherà”. Così il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, in una nota di cordoglio per la scomparsa della direttrice generale dell’Ulss 1 Dolomiti.

“Pur arrivando da fuori provincia, catapultata in una realtà che non conosceva, fin dai primissimi giorni si era messa a disposizione, cercando di capire le esigenze peculiari del nostro territorio. E si è sempre spesa, fino agli ultimi giorni nonostante la sofferenza per un male che l’ha provata duramente, per sostenere il diritto alla salute dei bellunesi, pur conscia delle difficoltà che sta attraversando la sanità pubblica in una terra di montagna, tra carenza di medici e figure specializzate. Ha condotto l’azienda sanitaria nella seconda fase del Covid, ha visto momenti felici come l’inaugurazione della nuova base Hems a Pieve di Cadore, ma anche situazioni complesse. E ha sempre saputo conservare quell’equilibrio che è dote rara, e preziosissima in un dirigente. Ricordo in particolare la determinazione dimostrata nel cercare di coniugare gli obblighi sanitari, nel periodo pandemico, con le esigenze di una provincia turistica, che aveva bisogno di ripartire con il turismo invernale e lo sci. Le doti che abbiamo potuto apprezzare come amministratori e cittadini bellunesi ci mancheranno tantissimo. Ai suoi famigliari un pensiero affettuoso anche da parte dell’intero consiglio provinciale”.

Il saluto dei sindaci di Feltre e Belluno

“Una notizia che mi rattrista sia sul piano delle relazioni personali che su quello dei rapporti professionali; avevamo infatti instaurato, sin dal mio insediamento la scorsa estate, un rapporto franco, costruttivo e aperto, impegnato nella ricerca certo non sempre facile o agevole di soluzioni a salvaguardia dei livelli di eccellenza raggiunti in molti ambiti dalla sanità feltrina – le parole del sindaco di Feltre, Viviana Fusaro – E questo in un periodo storico caratterizzato da sfide sanitarie, a cominciare dalla pandemia, e sociali di straordinaria portata. La dottoressa Carraro aveva dimostrato in più occasioni di sposare pienamente, pur proveniente da un contesto molto diverso, la mission della nostra azienda sanitaria”.

“Una donna tenace, una dirigente che si è spesa fino all’ultimo per trovare un equilibrio nel difficile momento che sta attraversando la nostra sanità di montagna”, ricorda il sindaco di Belluno e presidente della conferenza dei sindaci in seno all’Ulss, Oscar De Pellegrin. “Nonostante la malattia che l’aveva aggredita da tempo e non le dava tregua, nonostante la sofferenza e le pesanti cure, non ha mai smesso di essere presente, di spendersi nel suo ruolo e di affrontare in prima persona i grandi temi della nostra sanità, in un rapporto costante con i sindaci”.

La vicinanza dei colleghi

Il presidente dell’OMCeO Venezia Giovanni Leoni, il Consiglio direttivo e l’Ordine tutto esprimono il loro più sincero cordoglio per la scomparsa della dottoressa Maria Grazia Carraro, attuale direttrice generale dell’Aulss 1 Dolomiti, ma molto conosciuta nel territorio veneziano per essere stata dal 2016 al 2021 direttrice sanitaria dell’allora Aulss 10, poi Aulss 4 Veneto Orientale. «Proprio per questo suo ruolo istituzionale, la dottoressa Carraro è sempre stata molto vicina all’OMCeO veneziano – dice una nota – partecipando con grande sensibilità ai convegni e alle iniziative di formazione organizzate dal nostro Ordine, proponendosi sempre come interlocutrice propositiva, attenta e aperta al dialogo e al confronto. Come nell’ultima occasione in cui è stata nostra ospite, il 3 dicembre 2021, durante un webinar dedicato all’appropriatezza prescrittiva».

«Nel nostro ricordo – sottolinea il presidente Giovanni Leoni – resterà l’immagine di una professionista di rara capacità e serietà professionale con cui abbiamo condiviso, nei rispettivi ruoli, una parte del percorso della vita. Il legame professionale si era mantenuto anche dopo la promozione a Belluno dove la dottoressa Carraro si era impegnata da subito nel governo della sanità di un territorio vasto e particolarmente difficile per la sua conformazione naturale e tipologia della distribuzione degli abitanti. A nome del Consiglio di OMCeO Venezia e mio personale le più sentite condoglianze alla famiglia, ai colleghi della Aulss 1 Dolomiti e della Aulss 4 Veneto Orientale».

Altri ricordi

In Ulss Dolomiti sono ore di grande dolore ma ricche dell’immenso affetto arrivato da ogni dove (Istituzioni, Enti, Associazioni ma anche singoli cittadini) per la scomparsa del Direttore Generale Maria Grazia Carraro. All’interno dell’organizzazione è forte lo sgomento. Ecco alcuni dei tanti ricordi espressi.

«La dott.ssa Carraro aveva una capacità comunicativa incredibile e questo le permetteva di entrare facilmente in sintonia con chi incontrava, anche se spesso gli argomenti erano spinosi. Il periodo della pandemia  Covid e la difficoltà di reclutare medici e personale sanitario sono stati particolarmente difficili e impegnativi ma questo non le ha mai impedito di guardare con ottimismo al futuro anche cercando soluzioni innovative e fuori dai consueti schemi. L’aspetto professionale era accompagnato da un valore umano che la portava spesso a farsi carico di problemi grandi e piccini. Questa era la sua vera forza, la capacità di condividere con gli altri la vita, il pensiero, le emozioni. Abbiamo trascorso molto tempo insieme, dal giorno che si è insediata a Belluno, il primo marzo 2021, ed io ero qui ad aspettarla al brutto periodo che ha poi dovuto affrontare. Abbiamo condiviso un cammino purtroppo troppo breve ma intenso e significativo per questo dobbiamo ricordarla con affetto e con rispetto» commenta il Direttore Amministrativo Rosanna Zatta.

«Conosco da molto tempo la dr.ssa Carraro: ho avuto l’onore di lavorare con lei per dieci anni nell’ex ULSS di Pieve di Soligo e in questi ultimi due anni nell’ULSS Dolomiti. Condivido e faccio miei tutti gli attestati di stima e di riconoscimento del valore umano e professionale espressi da autorità, colleghi e amici in queste ore. Ritengo però di poterla ricordare, con personale affetto e gratitudine, raccontando un giorno trascorso insieme all’inizio della campagna vaccinale anti-Covid, il 13 marzo 2021. In quel sabato, freddo ma fortunatamente soleggiato, avevamo invitato a vaccinazione, con accesso libero, nei nostri 4 drive-in di Belluno, Feltre, Tai di Cadore e Agordo, le persone nate negli anni 1938 e 1939. Avevamo preparato 4 squadre per complessivi 80 operatori sanitari, supportati come sempre dalla Protezione Civile, dal Volontariato, dalle Forze dell’Ordine e dalla Polizia Locale. Arrivato a Belluno per seguire la giornata, ho trovato già presente e molto attiva la dr.ssa Carraro. Insieme osservavamo increduli il continuo giungere di automobili con donne e uomini ultraottantenni. Ad un certo punto il flusso rendeva difficile la viabilità intraospedaliera. Decidevamo quindi di far parcheggiare le auto nei molti spazi disponibili, allestendo una seconda linea di vaccinazione con accesso “a piedi”. Il pensiero e la dedizione del Direttore Generale andavano certo allo straordinario successo della giornata, rappresentato da un totale finale di oltre 2.000 vaccinati, ma erano soprattutto dedicati, senza sosta, con energia straordinaria, ad accogliere ogni singola persona, a fornire, oltre all’acqua, una parola di incoraggiamento, un complimento, un chiarimento, una raccomandazione, un abbraccio. Di fronte ai molti anziani che attendevano in piedi, decideva di spostare le panchine del parco ospedaliero, lei da un lato e io dall’altro: erano pesanti per me, non per lei! Ringraziati gli operatori, con il consueto affetto, a metà giornata se ne andava. Venivo poi a sapere che era partita per Feltre, intervenendo anche in quel drive-in vaccinale perché tutto funzionasse al meglio, perché gli operatori potessero “vedere” il loro Direttore, perché i Volontari potessero ricevere un cenno di gratitudine. Questa è stata Maria Grazia Carraro: fare il bene, farlo bene» racconta Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di Prevenzione.

Ho avuto il privilegio di entrare, dal giorno del tuo arrivo, in relazione con te. Mi sono sentito libero di esprimermi, pur occupando un ruolo diverso, facendomi sentire a mio agio. Ti sei fidata, mi sono affidato senza paure e remore. Mi sono chiesto subito: “E’ una grande manager o una mamma speciale?” Mi è bastato pochissimo per aver certezza di entrambe le cose. Grazie per averti conosciuta e per avermi concesso di strapparti qualche risata anche in momenti difficili” ricorda il dr Alessio Gioffredi, direttore della funzione territoriale.

Le parole non sono mai sufficienti per descrivere la complessità di un essere umano. Non è così, tuttavia, per la nostra Direttrice Generale che, ne siamo certi, ci mancherà moltissimo. Due parole possono riassumerne i tratti caratteriali salienti: semplicità e forza. Semplicità nell’approccio che significava capacità di ascolto, empatia che significava capacità di immedesimazione; e forza nel perseguire i propri obiettivi, caparbietà, resistenza. Chiunque di noi si sia rapportato a lei ha sempre trovato una porta aperta e un’interlocutrice attenta. Cercava sempre di trovare una soluzione ai problemi presentati rifuggendo dalla cultura del lamento. Un esempio di managerialità molto moderno, così lontano dagli stereotipi a cui molti di noi erano assuefatti. Addio Dott.ssa Carraro e grazie per tutto quello che ha potuto fare per questo ospedale; ma ancor di più grazie per tutto quello che, sicuramente, avrebbe potuto fare se la sorte non le fosse stata così avversa” ricordano Rodolfo Muzzolon, direttore del dipartimento delle medicine specialistiche di Belluno e Franco Ferracci, direttore della neurologia di Belluno.

Nel mio ultimo messaggio, pochi giorni fa, la definivo “guida e modello per me”. Guida, innanzitutto:eravamo in cerchio in un prato, la prima volta, a sentire la sua vision, nella quale parole come “valorizzazione delle nostre eccellenze – attrazione di giovani professionisti” suonavano quasi eccessivamente ottimistiche. E invece, la sua contagiosa energia e la sua capacità di ideare e perseguire strategie originali hanno trasformato in realtà molti dei suoi obiettivi. Poi, per me, un modello: di fronte a una prognosi certamente infausta il tempo diventa un tesoro, da spendere solo per ciò che ha valore vero. Maria Grazia, pescando generosamente nella sua bisaccia, ha dimostrato che lei non faceva il direttore: lo era, lo incarnava. Solo ieri, di soldini non ne ha trovati più, ed ha smesso di frugare: ma mi ha reso molto più ricco” confida Edoardo Rossi, direttore del Pronto Soccorso di Feltre e coordinatore del dipartimento di Emergenza Urgenza

La dottoressa Carraro, al suo arrivo in ULSS1 Dolomiti nel marzo 2021, nel prendere contatto con il SUEM ha trovato un questione particolarmente “grande” da affrontare: il completamento della nuova Base HEMS di Pieve di Cadore. Un cantiere complesso, con notevoli problemi legati alla pandemia, al reperimento dei materiali e ad un progetto decisamente innovativo. La dottoressa Carraro lo ha affrontato come era suo stile: un grande sorriso, e una volontà indomabile, grazie alla quale ad inizio agosto 2022 ha potuto inaugurare la nuova struttura. Ed io, che a quell’evento ho avuto l’onore di essere presente, vi posso assicurare che il sorriso di Maria Grazia in quei momenti era ancora più ampio del consueto e tradiva una reale felicità interiore che non riusciva a dissimulare, pur nell’ufficialità del momento. La funzione SUEM peraltro, è complessa ed ancor più in un territorio come il nostro. La dottoressa Carraro era sempre presente, in tutti i momenti positivi ma anche quando, per fortuna non troppo di frequente, qualche problema si presentava e la Direzione andava da me coinvolta. Ma anche nei momenti più difficili c’era sempre il suo sorriso, il suo porsi in empatia con l’interlocutore, il trovare soluzioni condivise ed efficaci. E vi posso assicurare che al termine dell’incontro, o della telefonata, da parte mia vi era sempre una sensazione di appoggio, di sentirsi parte di un sistema, di poter contare su quella Direzione, che lei rappresentava” racconta il dr Giulio Trillo, direttore SUEM di Pieve di Cadore

Cara Maria Grazia è così che oggi vogliamo chiamarti. Per noi sei stata il Direttore Generale più presente nelle unità operative, vicina ed attenta, talmente vicina da confonderti a volte con uno di noi. Come quando, in maniera imprevista e discreta, è passata per il caffè alle 6:00 di sera felice di trovarci tutti assieme a discutere di un caso clinico, o come quella volta che con il dito ha controllato la polvere presente negli armadi, come dovrebbe fare ogni buon padre di famiglia. Lei Maria Grazia sapeva nello stesso momento valutare il nostro lavoro, redarguirci, condividere la mensa o chiedere il nostro supporto per il raggiungimento di alcuni obiettivi del suo mandato. Ad ogni arrivederci ci lasciava carichi di motivazione ed entusiasmo per quello che stavamo facendo o che lei riteneva importante. Ci ha insegnato a chiedere aiuto senza vergognarci di esporre le nostre difficoltà. Il suo comando era “chiamatemi in qualsiasi momento sono a vostra disposizione ” e noi l’abbiamo presa di parola. Questo ci ha permesso di costruire giorno dopo giorno un rapporto di stima e di fiducia unico, nel rispetto dei ruoli e dei compiti. Dobbiamo ringraziarla, perché questo percorso di vita professionale che abbiamo condiviso ci lascia la consapevolezza che ognuno di noi con il proprio impegno e dedizione può determinare il successo o la sconfitta di tutti. Lascia ben saldo in noi il concetto di gruppo, inteso come famiglia e di amore verso il proprio lavoro. Cara Maria Grazia sei stata, forse, la prima per tante cose…… Grazie!” ricorda Paola Fullin, caposala della Medicina di Agordo insieme ai colleghi di Agordo

La perdita della dottoressa Carraro per me è stata davvero sentita. Sia in termini di capacità gestionale del suo lavoro sia per le qualità umane che ha sempre espresso. In questi 2 anni, prima per l’emergenza covid ma anche con tutte le problematiche che riguardavano la sanità di “confine” come quella in cui mi trovo a lavorare come MAP, ho potuto apprezzare oltre alla capacità professionale, la disponibilità e attenzione che ha avuto nell’andare andare incontro agli utenti cercando, ove possibile, di portare i servizi in periferia. Mi ha colpito molto come pensasse e progettasse non solo in termini di servizi sanitari ma anche di creare intorno a questi un supporto che fosse di miglioranento nelle condizioni sociali. A livello personale rimorchio profondo rammarico per la sua perdita” Sebastiano Di Rosa, Medico di Medicina Generale del Comelico.

Abbiamo avuto la fortuna – ed anche il privilegio – di lavorare a fianco della dottoressa Maria Grazia Carraro in questi ultimi due anni. Già altri hanno ricordato quanto fosse una professionista capace e competente. Era anche una bella persona, sempre disponibile, affidabile e rispettosa. Era (giustamente) esigente, a volte anche troppo; a questo la spingeva la dedizione e la passione per il lavoro che stava svolgendo. Sapeva, però, anche gratificare i suoi collaboratori, riconoscendo le competenze ed i risultati di ognuno. Alla dottoressa Carraro non si poteva non volere bene” ricorda Tiziana Bortot, direttore degli Affari Generali a nome dei dirigenti dell’Area amministrativa e tecnica.


L’ultimo saluto

  • Venerdì, in ospedale a Belluno, sarà celebrata una messa in ricordo del Direttore dal vescovo mons. Renato Marangoni con i cappellani degli ospedali per i dipendenti dell’ulss Dolomiti.
  • Le esequie saranno celebrate sabato 22 aprile alle 15.00 nella chiesa di Negrisia di Ponte di Piave. La famiglia e l’Ulss ringraziano quanti parteciperanno alla cerimonia.
  • L’Ulss Dolomiti ha attivato una raccolta fondi in ricordo della dottoressa Carraro. Chi volesse fare una donazione, può utilizzare il contro dell’Azienda (IBAN IT14W0200811910000040010591) e indicare come causale “RICORDO DIRETTORE CARRARO”. Il ricavato sarà utilizzato per la promozione della formazione del personale sanitario.

 

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *