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Caso Marò: i sindaci di Arzignano e Chiampo declinano l’invito del console indiano

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Inopportuno omaggiare le Autorità Indiane mentre i nostri connazionali sono coinvolte in un processo illegittimo

marò

Venezia – Un “sincero e assoluto apprezzamento” è stato espresso con una lettera inviata oggi dall’assessore regionale al lavoro e all’istruzione, Elena Donazzan, ai sindaci di Arzignano, Giorgio Gentilin, e di Chiampo, Matteo Macilotti, i quali hanno declinato l’invito del Console Generale Indiano a presenziare al ricevimento di gala per la 65° giornata nazionale della Repubblica Indiana.

“E’ di questi giorni – spiega Donazzan – la sconvolgente notizia trapelata da New Delhi circa il possibile utilizzo nell’illegittimo processo che vede coinvolti i nostri due Marò del ‘Sua Act’, legge indiana per la repressione della pirateria, che prevede, in caso di condanna, la pena di morte. Ritengo che tutti coloro i quali decideranno, al contrario vostro, di banchettare ed omaggiare le Autorità Indiane in un momento in cui l’atteggiamento da tenersi con esse dovrebbe essere contraddistinto esclusivamente da fermezza e risolutezza nel chiedere il rilascio immediato di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, altro non farebbero che compiere un vergognoso affronto verso la nostra Patria tutta”.

“Affronto che, se commesso da rappresentanti istituzionali – sottolinea l’assessore veneto –, dovrebbe prevedere come minimo delle dimissioni immediate”.

Nella sua lettera Donazzan ricorda che il Tribunale Speciale indiano che sta esaminando il caso “non ha ancora colpevolmente formulato il capo d’accusa; fino a quel momento, dunque, chi si arroga il diritto di smentire il vergognoso pericolo della pena capitale per i fucilieri della nostra Marina, manifesta incoscienza e superficialità”.

“Il vostro gesto e le vostre parole conclude Donazzan – sono la dimostrazione di come, nonostante l’incredibile e colpevole immobilismo dei governi che si sono alternati dal 15 febbraio 2012, ci siano delle Istituzioni che, non solo non hanno intenzione di abbandonare i nostri due militari, ma insistono affinché vengano giudicati in Italia così come previsto dal diritto internazionale. Sono fiera, da italiana e da rappresentante delle istituzioni, di poter contare su Sindaci come voi in Veneto”.

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