NordEst

Verona, ultraleggero trancia cavo da 20mila volt e cade: due morti

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La tragedia in volo – La nebbia ed un cavo dell’alta tensione non visto sono tra le probabili cause dell’incidente di un ultraleggero a motore nel quale sono morti in provincia di Verona due amici, l’imprenditore Adelino Turco, 56 anni, e l’odontoiatra Gianpaolo Vincenzi, 61 anni.
 
Entrambi erano esperti nel volo – Vincenzi, in particolare, aveva alle spalle vent’anni di pilotaggio di questi apparecchi. L’ultraleggero, un sofisticato ‘Promec’, modello Freccia, era di proprietà di Turco, che si trovava alla guida. Il velivolo era decollato dalla pista ‘Casalino’ di Isola Rizza, nella bassa veronese, nonostante in zona gravasse la nebbia. I due dovevano dirigersi inizialmente a Grosseto, per incontrare un amico. Ma questi li aveva contattati al telefono prima che partissero, consigliandoli di non raggiungere la Toscana perché lì il tempo non era buono.
 
Turco e Vincenzi avevano così scelto di effettuare un volo a più corto raggio, rimanendo in zona. Ma in fase d’atterraggio qualcosa è andato storto: il ‘Promec’ ha toccato un cavo dell’alta tensione, su una linea di 20mila volt, tranciandolo e finendo fuori controllo, precipitando infine su un capannone poco distante dalla pista. Il velivolo ha preso fuoco e per i due veronesi non c’é stato scampo.
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