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Venezia, il sindaco Orsoni spegne l’inceneritore di Fusina

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‘Quello di oggi è un traguardo importante,  che festeggiamo con grande soddisfazione”

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Venezia – ”Quello di oggi è un traguardo importante, che abbiamo potuto ottenere grazie ad un lavoro iniziato da tempo, e che festeggiamo con grande soddisfazione.

Evitare di immettere nell’atmosfera 60mila tonnellate di CO2 all’anno è un risultato ancora più significativo perché attiene alla salute delle persone. Ringrazio i cittadini che, utilizzando in maniera sempre più diffusa e corretta la raccolta differenziata dei rifiuti, hanno collaborato al raggiungimento di questo obiettivo. È proprio grazie a questo percorso virtuoso, che in futuro porterà ad ulteriori benefici, che abbiamo potuto evitare di aumentare le tariffe per il servizio di asporto e trattamento dei rifiuti, risparmiando 5 milioni di euro”. Con queste parole il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha avviato questo pomeriggio, insieme all’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, e al direttore generale di Veritas, Andrea Razzini, lo spegnimento del termovalorizzatore per i rifiuti solidi urbani di via della Geologia 31 a Fusina.

La chiusura dell’inceneritore di rifiuti ”tal quali”, cioè senza trattamento, (con un anno e mezzo di anticipo rispetto a quanto preventivato) è resa possibile dalla scelta dell’amministrazione e di Veritas di sviluppare fortemente la raccolta differenziata che, grazie al sistema di raccolta ”porta a porta”, esteso a quasi tutta la settimana in centro storico a Venezia e a Burano e Murano, e all’introduzione dei cassonetti con la chiave in terraferma, è arrivata, nel corso del 2013, al 43,17%. La sola Terraferma ha raggiunto il 54,8%, una percentuale tra le migliori a livello nazionale e internazionale, se si pensa che a Berlino, ad esempio, supera appena il 40%.

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