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Veneto, ogni giorno decine di furti e altri reati: è allarme

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Tentano di rubare le offerte in Chiesa,  ladri in azione a  Castelfranco, distrutto un bar per rapinare le slot machines

polizia

Venezia – “Oggi tocca a Treviso, dove anche un parroco è costretto a difendersi da solo da un ladro che voleva rubare le offerte in chiesa, la sgradita palma di città più indifesa dal crimine, in un Veneto dove si contano decine di delitti al giorno, senza che il Governo muova un dito per dare uomini e mezzi per garantire quella sicurezza che è un diritto di tutta la gente per bene, che paga le tasse anche per poterla avere”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto torna ad attaccare Roma per “la grave e colpevole inerzia nella lotta alla criminalità, che continua a mettere a repentaglio cittadini, imprenditori e commercianti, senza che il Viminale faccia nulla per aiutare con più uomini e più mezzi le esigue Forze dell’Ordine che ogni giorno combattono con abnegazione una battaglia che mi ostino, nonostante tutto, a non considerare persa”.

“Per oggi – prosegue il Governatore – faccio i miei complimenti a Don Velludo per il coraggio e la determinazione con cui ha affrontato il ladro, e per lo spirito con cui ha reagito dicendo che se qualcuno ha bisogno di aiuto le porte sono sempre aperte, ma rubare in chiesa no, ma mi chiedo dove sia il fondo di questa situazione se ormai anche un prete deve usare le mani per difendere le offerte dei suoi parrocchiani”.

“Non basta questo brutto episodio a Santa Maria del Sile – insiste Zaia – perché a Treviso e nel Trevigiano ci sono stati purtroppo molti altri segnali della resa dello Stato rispetto alla delinquenza: a Sant’Antonino sono stati presi di mira tre negozi; a Castelfranco i ladri hanno fatto fanno razzìa mentre gli abitanti dormivano; a Zero Branco un bar ha subito ingentissimi danni perché praticamente viene buttato giù un muro per rubare alle slot machines. Senza contare il centinaio di sballati beccati ad una kermesse musicale in possesso di stupefacenti. Anche questo – conclude Zaia – è un segno dei tempi dal quale il Governo dovrebbe trarre conclusioni persino ovvie, e cioè che serve fare di più e meglio per combattere la criminalità e lo spaccio di stupefacenti, due fenomeni drammatici, che impauriscono le persone e mettono i nostri giovani di fronte a pericolose tentazioni e a malviventi incalliti come gli spacciatori”.

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