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Valsugana, fungaiolo sessantenne ritrovato senza vita nei boschi di Canezza

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E’ stato ritrovato alle 19.30 di martedì nei boschi di Canezza, a Pergine Valsugana, in una zona impervia vicino al torrente Rigolor, il corpo senza vita di Jacques André Carlin, 62 anni


Pergine Valsugana (Trento) – L’uomo di origini francesi, era residente da tempo in Valsugana. In mattinata era uscito per cercare funghi ma dalle ore 13 si sono perse le sue tracce.

E’ stata la moglie a dare l’alarme e nelle ricerche sono stati coinvolti vigili del fuoco, soccorso alpino, la Guardia di Finanza con un cane molecolare e i carabinieri del posto coordinati dalla compagnia di Borgo Valsugana.  Martedì sera il tragico epilogo: l’uomo è stato ritrovato senza vita in una zona impervia. I carabinieri indagano per ricostruire la dinamica dell’incidente, ma non si esclude nemmeno un malore improvviso.


 

In breve

L’Ulss1 Dolomiti ha portato a termine con successo, dopo un percorso di squadra, un intervento al fegato che ha ridato vita e speranza a una donna di 67 anni, originaria dell’Alpago. Ha sempre goduto di buona salute e per la comparsa di un malessere apparentemente banale si era rivolta al proprio medico curante, ricevendo, dopo i primi accertamenti, una diagnosi che toglieva ogni speranza: si rattava di carcinoma del fegato che occupava l’80% dell’organo e che era stato inizialmente giudicato inoperabile, avviando quindi la paziente verso un percorso di palliazione. A questo punto la donna è stata presa in carico da un team di specialisti dell’Ulss che hanno attivato una valutazione collegiale per fronteggiare il caso da tutti i punti di vista. Un lumicino di speranza è diventato una luce intensa quando, grazie alla condivisione delle proprie competenze e professionalità, il gruppo di sanitari è riuscito a ideare una strategia che poteva consentire di intervenire con trattamento chemioterapico, radiologia interventistica e chirurgia del fegato. In questi giorni la paziente viene dimessa con gioia dal reparto di Chirurgia di Feltre, con una prospettiva di cura che prima non esisteva.

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