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Vaccino Covid Germania, “lotteria per dosi in casa di riposo”. In Italia in molte Regioni mancano medici e siringhe

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In Germania, le dosi di vaccino non bastano e si estrae a sorte il nome di chi sarà vaccinato

NordEst (Adnkronos) – E’ la situazione in una struttura per anziani in Germania, come denuncia Lutz Stroppe, ex segretario di Stato del ministero della Salute. “Mia madre di 88 anni vive in una struttura per anziani a Francoforte. Le vaccinazioni contro il covid 19 sono iniziate questa settimana ma le dosi non sono sufficienti. C’è una lotteria tra gli ospiti per stabilire chi verrà vaccinato prima. L’etichetta mi impedisce di esprimere cosa provo”, scrive Stroppe su Twitter.

Il messaggio di Stroppe apre una discussione a cui contribuiscono altri utenti tedeschi. A giuidicare dai tweet, la situazione non è inedita. “Mio padre vive in una residenza per anziani a Heidelberg e solo chi ha bisogno di cure viene vaccinato”, scrive una signora. “In una casa di riposo in Baviera -si legge in un altro messaggio- circa 30 anziani sono in una sala vicini uno all’altro, aspettano informazioni su chi verrà vaccinato e quando. Dovrebbero procedere in ordine alfabetico, ma non c’è più vaccino dalla M in poi”.

Vaccino, ritardi e carenze in Italia

Carenze di personale sanitario e di siringhe, alle quali si cerca di sopperire anche con medici in pensione o volontari e le scorte degli ospedali: sono questi alcuni dei problemi che comportano un andamento delle vaccinazioni in Italia meno veloce di quello che si auspicava. E’ quanto riferiscono diverse fonti delle Regioni, alle agenzie di stampa, nelle quali queste problematicità sono, a vario titolo, presenti.

Sono 46.506 le persone vaccinate per il coronavirus in Italia, secondo l’ultimo dato disponibile sul portale online del commissario straordinario per l’emergenza.

La percentuale più alta di dosi disponibili somministrate si registra nella Provincia autonoma di Trento (34,8%). Seguono il Lazio (21,2%), la Provincia autonoma di Bolzano (17,3%) e il Friuli-Venezia Giulia (16,3%), Veneto (15,5%).
Sono sotto il 2% Abruzzo, Molise e Sardegna. La fascia di età più vaccinata è quella tra 50 e i 59 anni (13.194), seguita da 40-49 (10.579) e da 30-39 (8.033). La fase 1 della vaccinazione, che ha preso ufficialmente il via tra il 30 e il 31 dicembre a seconda delle regioni, interessa operatori sanitari e sociosanitari (al momento sono 40.499 i vaccinati), personale non sanitario (2.193) e gli ospiti delle Rsa (3.338). 

 

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