NordEst

Trieste, esplosione nel centro benessere: 13 feriti

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Lo scenario che si e’ schiuso davanti agli operatori del 118 e ai vigili del fuoco, accorsi per un’esplosione nell’esclusivo Centro Benessere triestino, era ‘raccapricciante’. ‘Non ho mai visto nulla del genere negli ultimi trent’anni’, ha commentato un vigile del fuoco, visibilmente scosso.

Poi, fortunatamente, a dispetto di quanto si poteva ritenere inizialmente, il bilancio dell’esplosione di alcune bombole di cloro nel Centro benessere, frequentato dalla Trieste ‘bene’, e’ stato piu’ ‘leggero’:13 feriti complessivamente, una donna in maniera grave alle gambe e che ha riportato una sub amputazione, un paio di persone intossicate in modo serio, altri otto in modo piu’ blando e altri due che non hanno nemmeno fatto ricorso alle cure mediche.

Come ha fatto sapere il responsabile dei Pronto soccorso in citta’, Walter Zalukar.  Sonia Pugnetti, di 37 anni, di Trieste, cliente del Centro, sedeva a bordo vasca di una delle piscine del complesso quando e’ stata investita dall’esplosione. Era la persona piu’ vicina al ripostiglio speciale dove vengono custodite le bombole che rilasciano nell’acqua quantita’ misurate di cloro.

Ripostiglio prudentemente posto all’esterno proprio per la sua potenziale pericolosita’. E’ stata difatti la sola a riportare ferite gravi, tutti gli altri hanno accusato malori per aver inalato la soluzione sprigionatasi con l’esplosione. Non sono state ancora accertate le cause che hanno fatto saltare in aria le bombole e su questo stanno compiendo sopralluoghi i vigili del fuoco mentre in generale le indagini sul caso sono condotte dai Carabinieri.

Il centro e’ frequentato da imprenditori, avvocati e anche calciatori della Triestina, e si trova in una zona isolata di Opicina, sul Carso alle spalle di Trieste, a ridosso del confine con la Slovenia, in una suggestiva area naturale vicina alla Grotta gigante, la più grande caverna turistica aperta al pubblico.

Il luogo solitamente tranquillo, fino a notte fonda e’ stato animato da decine di lampeggianti, dall’andirivieni di pompieri in tenuta antibatteriologica, e dalla interminabile fila di mezzi delle forze dell’ordine all’imbocco della viuzza del Carso triestino. Proprio il direttore sportivo della Triestina calcio, Recchi, ignaro dell’incidente, è arrivato pochi minuti prima delle 22 per una cena organizzata nel ristorante annesso al Centro. Ed ha trovato i vigili intenti a riassorbire le sostanze tossiche sprigionatesi nell’esplosione e polizia e carabinieri a setacciare l’intero complesso alla ricerca di indizi.

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