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Trento, 65^ edizione Film Festival: a “Samuel in the clouds”, la Genziana d’oro 2017 (TUTTI I PREMI)

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Genziana d’oro per il miglior film di alpinismo a Dhaulagiri, ascenso a la Montaña Blanca; Genziana d’oro per il miglior film di esplorazione avventura a Diving into the unknown. Le Genziane d’argento per il miglior contributo tecnico-artistico e miglior cortometraggio assegnate rispettivamente a Life in four elements eThe Botanist. Premio della Giuria a Gulîstan, land of roses. Menzione speciale a Becoming Who I Was

Trento – Samuel in the clouds (Belgio, 2016) del regista belga Pieter Van Eecke, una straordinaria e commovente storia ambientata in Boliviae e legata alle conseguenze dei cambiamenti climatici, è il film vincitore del 65. Trento Film Festival.

La giuria internazionale composta da Timothy Allen (fotografo e regista) Gilles Chappaz (giornalista e regista), Fridrik Thor Fridriksson (regista e produttore cinematografico) Anastasia Plazzotta(produttrice e distributrice cinematografica) e Andrea Segre (regista), ha assegnato all’opera la prestigiosa Genziana d’oro miglior film – Gran Premio città di Trento, con la seguente motivazione: “Un personaggio unico e universale allo stesso tempo, raccontato con grande coerenza estetica e profondo rispetto umano, in uno stile documentario puro e onesto che ci aiuta a riflettere su un tema di grande urgenza”.

Il film di Van Eecke racconta la storia di Samuel, l’anziano gestore della stazione sciistica del monte Chacaltaya in Bolivia, una delle più alte al mondo, ormai dismessa a causa della scomparsa delle nevi perenni dovute all’assenza di precipitazioni e all’aumento delle temperature anche durante il periodo invernale. Ma Samuel, nonostante le previsioni negative dei climatologi, non demorde e spera sempre in un ritorno della neve, accogliendo ogni giorno i turisti in arrivo da tutto il mondo, attratti dal meraviglioso panorama che si domina dalla cima della montagna, portando avanti la sua attività con amore, semplicità e passione, così come ha fatto per decenni. Aspettando e sperando di vedere nuovamente imbiancata la “sua” montagna.

La Genziana d’oro miglior film di alpinismo – Premio del Club Alpino Italiano è stata invece assegnata al documentario Dhaulagiri, ascenso a la Montaña Blanca di Christian Harbaruk e Guillermo Glass(Argentina, 2016) con la seguente motivazione:  “Tra i pochi film del concorso in questa categoria, la Giuria ha voluto dare un riconoscimento all’umiltà, alla sobrietà e alla correttezza etica con cui il regista e i protagonisti hanno ricostruito la loro drammatica spedizione in stile alpino”. Il film racconta la storia di quattro amici argentini, Guillermo, Christian, Sebastián e Darío, che decidono di girare un documentario sulla loro ascesa al Dhaulagiri. Ma Darío muore durante il tentativo di raggiungere la vetta in solitaria.

Il premio Genziana d’oro miglior film di esplorazione o avventura – Premio Città di Bolzano è andato al documentario Diving into the unknown di Juan Reina (Finlandia, 2016). La giuria ha assegnato il premio con la seguente motivazione: “Quando un’avventura sportiva si trasforma in dramma ci si chiede quale sia il senso di una passione comune e come si possa mettere la propria vita in gioco per amicizia e rispetto reciproco. Un film che esplora le profondità dell’animo nordico, una lezione sulla cultura dell’impegno. Una storia incredibile, straziante e coinvolgente”.

L’opera racconta il tentativo effettuato da cinque speleo sub finlandesi di portare a termine la più lunga immersione subacquea della storia all’interno di una grotta sommersa in Norvegia, ma la missione ha un esito tragico e solleva pesanti interrogativi sul senso di una disciplina così estrema.

La Genziana d’argento miglior contributo tecnico-artistico è stata assegnata a Life in four elements di Natalie Halla (Finlandia/Austria/Spagna, 2017) con la seguente motivazione: “Un’eccellenza tanto tecnica quanto artistica, una meravigliosa fusione tra racconto epico e intimi incontri, visivamente incantevole”.

Il film narra quattro storie esemplari, quella di un’apneista, un vigile del fuoco, un alpinista e uno speleologo che descrivono il rapporto dell’uomo con i quattro elementi.

La Genziana d’argento miglior cortometraggio è andata a The Botanist di Maxime-Lacoste Lebuis e Maude Plante-Husaruk (Canada/Tagikistan, 2017) con la seguente motivazione: “L’intenso ritratto di un uomo la cui storia non è solo personale ma è quella di un intero paese. Il potente ritratto di un villaggio remoto che per trenta minuti diventa il centro del nostro mondo, nel quale vorremmo rimanere più a lungo, insieme al protagonista, senza dimenticare che “non è dalla sua fronte che si possono giudicare i pensieri di un uomo”.

L’opera racconta la storia di Raïmberdi, un anziano botanico che ha perso tutto e si è trasferito con la sua famiglia sulle brulle montagne del Pamir. Nei momenti liberi l’uomo cataloga rare specie di piante con una splendida grafia.

Il Premio della Giuria è andato a Gulîstan, land of roses di Zaynê Akyol (Canada/Germania, 2016). La motivazione della giuria è stata la seguente: “L’ultima scena rimarrà con noi a lungo. Un esempio meravigliosamente intimo e commovente di cinema documentario”.

La regista si è messa alla ricerca dei ricordi di Gulîstan, una sua cara amica, come lei emigrata in Canada, che si è successivamente unita al PKK. Entra così in contatto con un gruppo di guerrigliere che vivono in un costante e impegnativo addestramento fisico e spirituale, pronte a difendere il territorio curdo dalla minaccia dell’ISIS.

Infine Menzione speciale a Becoming Who I Was di Chang-yong Moon, Jin Jeon (Corea del Sud, 2016, ’96) con la seguente motivazione: “Sono tempi in cui è più che mai necessario rispettare la fede di ognuno. Questo film ci insegna che dovremmo tutti seguire ciò in cui crediamo, per quanto difficile possa essere raggiungere i nostri scopi”.

L’opera ha come protagonista il piccolo Angdu che viene riconosciuto come la reincarnazione di un monaco tibetano vissuto secoli prima. Il maestro del suo villaggio decide allora di accompagnarlo lungo il percorso che lo porterà dall’India al Tibet.

PREMI SPECIALI  65. Trento Film Festival

PREMIO CinemAMoRE

Alla miglior opera della sezione Orizzonti Vicini, dedicata ai film prodotti o girati in Trentino Alto Adige, agli autori, case di produzione e scuole di cinema della regione, alle storie e al racconto del territorio. Il premio è stituito dai tre Concorsi cinematografici di levatura internazionale del Trentino: Rassegna Internazionale Cinema Archeologico di Rovereto, Trento Film Festival e Religion Today Filmfestival.

VERGOT

di Cecilia Bozza Wolf (Italia, 2016)

La Giuria ha deciso di dare una menzione speciale al film “La scelta  di Quintino” di Gabriele Carletti.

GIURIA: Paolo Caroli, , Michele Trentini e Claudia Beretta.

 

PREMIO “CITTA’ DI IMOLA”

Al miglior film, documentario o fiction di autore italiano e prodotto in Italia. Istituito dal CAI Sezione di Imola, Comune di Imola, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.

 

OLTRE IL CONFINE, LA STORIA DI ETTORE CASTIGLIONI

di Federico Massa and Andrea Azzetti (Italia, Svizzera, 2017)

GIURIA: Reinhold Messner (Presidente), Roberto De Martin, Valter Galavotti, Roberto Paoletti, Giuseppe Savini e Mauro Bartoli.

 

PREMIO “MARIO BELLO”

Al film che meglio rispecchia i valori e gli ideali del Club Alpino Italiano. Istituito dal Centro di cinematografia e Cineteca del Club Alpino Italiano.

 

THE WHITE MAZE
di Matthias Mayr (Austria, 2016)

GIURIA: Roberto Condotta (Presidente), Nicoletta Favaron, Michele Ambrogi e Anna Masciadri.

 

PREMIO MUSEO USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA

Al film che meglio rappresenti con rigore documentario etnoantropologico, gli usi e costumi delle genti della montagna. Istituito dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.

 

THE BOTANIST 

di Maxime Lacoste-Lebuis, Maude Plante-Husaruk (Canada, Tagikistan, 2016)

GIURIA: Giovanni Kezich (Presidente), Rosanna Cavallini, Michele Trentini e Antonella Mott

 

PREMIO RAI

Al miglior documentario d’attualità. Istituito dalla Sede Rai di Trento.

SAMUEL IN THE CLOUDS 

di Pieter Van Eecke (Belgio, 2016)

GIURIA: Sergio Pezzola, Waimer Walter Pennelli e Giorgio Balducci.

 

PREMIO SOLIDARIETA’ CASSA RURALE DI TRENTO

All’opera che meglio sappia interpretare le situazioni di povertà, ingiustizia, emarginazione ed isolamento sociale che, nella solidarietà e nell’aiuto reciproco, possano trovare il loro riscatto, come avvenne alle origini del movimento cooperativo nelle vallate e nelle montagne del Trentino.
Istituito dalla Cassa Rurale di Trento.

JARDINES DE PLOMO 

di Alessandro Pugno (Perù, Italia, Spagna, 2016)

GIURIA: Rossana Gramegna, Diego Pedrotti, Franco Dapor.

 

PREMIO STUDENTI UNIVERSITA’ DI TRENTO, BOLZANO E INNSBRUCK

Ad un opera di particolare valore culturale realizzata da un autore di età inferiore ai 33 anni.
Istituito dalle Università di Trento, Bolzano e Innsbruck.

SOPRA IL FIUME

di Vanina Lappa (Italia, 2016)

Una menzione particolare va poi ai film “The Botanist” e “Olteanca” per la loro capacità di coinvolgere emotivamente la giuria.

GIURIA: studenti dell’Università di Trento: Hermann Zugliani, Valentina Benini, Laura Pranteddu; della Libera Università di Bolzano: Melis Simone Salvatore Di Cicco Antonio Alessandro, Bergonzini Federico e dell’Università di Innsbruck: Martina Moro, Giulia Gritsch, Carmen Drixler.

 

PREMIO LUIGI VITTORIO BERTARELLI DEL TOURING CLUB ITALIANO

Al miglior film che promuova un turismo sostenibile così come il Touring lo ha sempre percepito, ovvero uno stimolatore di buona gestione e di rispetto per il territorio. Istituito dal Touring Club Italiano.

SAMUEL IN THE CLOUDS 

di Pieter Van Eecke (Belgio, 2016)

GIURIA: Franco Iseppi, Lamberto Mancini e Silvestro Serra.

 

Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO

Al miglior film che documenti la consapevolezza delle comunità rispetto agli eccezionali valori universali riconosciuti da UNESCO e la capacità di una conservazione attiva del territorio. Istituito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e dalla SAT Società Alpinisti Tridentini.

 

KONELINE: OUR LAND BEAUTIFUL 

di Nettie Wild (Canada, 2015)

La Giuria all’unanimità ha deciso di dare una menzione speciale al film “Samuel in the Clouds” di Pieter Van Eecke.

GIURIA: Marcella Morandini (Presidente), Claudio Bassetti, Annibale Salsa e Riccardo Decarli.

 

PREMIO UIAA

Al miglior film di arrampicata su ghiaccio, roccia o artificiale. Istituito da UIAA, International Climbing and Mountaineering Federation.

ANNAPURNA III – UNCLIMBED 

di Jochen Schmoll (Nepal, Austria, 2016 )

GIURIA: Frits Vrijlandt, Peter Farkas, Carol Kahoun e Peter Bourne.

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