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Trento, Consiglio delle Autonomie: l’ultima seduta

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Il Consiglio delle autonomie locali ha chiesto alla Provincia, la possibilità di prorogare il termine del 30 aprile per l’approvazione del rendiconto. L’Assessore Daldoss, riconoscendo la mole di lavoro di cui i Comuni si tanno facendo carico ha ribadito, comunque, l’impossibilità della proroga

 

Modificazioni della legge provinciale 4 agosto 2015

Parere positivo con osservazioni

Parere positivo, con osservazioni, del Consiglio delle autonomie locali alla proposta di delibera della Giunta provinciale ad oggetto “Approvazione del disegno di legge concernente “Modificazioni della legge provinciale 4 agosto 2015, n. 15 (legge provinciale per il governo del territorio 2015)”. I lavori sono stati introdotti dall’Assessore all’urbanistica del Cal Alessandro Andreatta. “Il passaggio di oggi – ha detto – chiude un lavoro importante e per certi versi complicato dall’importanza del tema, ma è notevolmente depotenziato rispetto al lavoro fatto in occasione della Legge del 2015”.
Sulle osservazioni Andreatta ha sottolineato come finalmente sia stata riscritta la definizione di ristrutturazione edilizia anche se va chiarito come incida il sedime. I maggiori dubbi sono stati espressi sulle modalità per la restituzione del contributo di costruzione per la prima casa ad un altro soggetto, rispetto a chi ha richiesto la concessione ad edificare pagando la somma dovuta.  Andreatta, ma anche altri interventi dell’aula, hanno paventato le difficoltà che incontreranno i Comuni nella sua applicazione.
Le modificazioni, ha specificato l’Assessore provinciale all’urbanistica, Carlo Daldoss, sono tese a specificare e chiarire le norme vigenti e non incidono sugli obiettivi della legge nell’ottica del recupero del patrimonio edilizio esistente, della qualificazione del paesaggio e della semplificazione dei procedimenti. Il disegno di legge, integra, ad esempio, la disciplina dei piani attuativi. La logica è quella di dare maggiore potere ai Comuni, grazie a scadenze che possono determinare nuove scelte in termini di programmazione del territorio. Sul contributo di costruzione l’idea è quella di agevolare chi costruisce la prima casa introducendo la possibilità all’acquirente, con i requisiti per la prima casa, di chiedere il ristorno del contributo di costruzione pari alla somma che ha pagato chi ha richiesto il titolo edilizio. Il contributo viene riconosciuto quando l’acquisto è stato tavolarmente iscritto entro un anno dal rilascio del certificato di agibilità.
Su questo punto il Presidente Gianmoena ha voluto rimarcare il forte senso di responsabilità dei componenti del Cal che hanno votato le modificazioni e non mancheranno di accompagnarne il percorso. “Siamo impegnati – ha concluso Gianmoena – a semplificare, a fare chiarezza nella materia urbanistica e ad incentivare ogni forma di ripresa cercando soluzioni di equità tra chi costruisce e chi acquista appartamenti già realizzati. Il tutto però va commisurato alle norme di armonizzazione e di utilizzo degli avanzi di amministrazione. Serve, quindi, per il ristoro del contributo di concessione un’analisi dei tempi e dei modi per non creare costi indiretti”

Criteri e modalità per l’assegnazione ai Comuni di spazi finanziari sugli investimenti

Parere positivo

Il Consiglio delle autonomie locali ha dato parere favorevole alla proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Criteri e modalità per l’assegnazione ai Comuni della Provincia autonoma di Trento di spazi finanziari per l’anno 2017 al fine di favorire gli investimenti, da realizzare attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti (Legge 11 dicembre 2016, n. 232, art. 1, comma 502)”.
Il Presidente del Cal Paride Gianmoena ha ripercorso l’iter dell’intero procedimento e del confronto costruttivo con la Provincia. ” Siamo consapevoli – ha detto – che gli avanzi dei Comuni sono risorse importanti che devono essere messe in circolazione in tempi stretti. E il passaggio di oggi – ha aggiunto – interpreta una volontà condivisa e i ragionamenti che nei mesi scorsi sono stati fatti sul territorio e in una riunione con i Sindaci”. Particolare attenzione è stata rivolta ai Comuni andati a fusione rispetto al limite di 350 mila euro a progetto.
La tempistica prevede che i Comuni facciano richiesta alla Provincia entro il 2 di maggio. La Provincia d’intesa con il Cal entro il 31 maggio attribuirà gli spazi finanziari. Il monitoraggio degli spazi finanziari sarà effettuato dalla PAT entro il mese di settembre 2017, che li riacquisirà nel caso di mancato utilizzo. “Gli eventuali esuberi – ha precisato l’Assessore Daldoss – saranno oggetto di una nuova delibera che sarà condivisa con il Cal”. La valutazione che è stata fatta è figlia dell’aumento stimato agli avanzi dei Comuni in seguito all’approvazione dei rendiconti.

 
Modalità di monitoraggio e certificazione del pareggio di bilancio

Parere positivo

Il Cal ha detto sì alla proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Modalità di monitoraggio e certificazione del pareggio di bilancio e relative sanzioni a carico dei Comuni e delle Comunità della Provincia autonoma di Trento (Legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27, articolo 8, comma 1)”.
Su questo punto, che si rifà a norme nazionali con sanzioni statali, il Presidente Gianmoena ha voluto porre l’accento sulla necessità a livello romano di qualche riflessione. “Possiamo tranquillamente dire che i dipendenti dei Comuni sono impegnanti e stanno lavorando bene, ma questa situazione a livello nazionale sta creando un corto circuito sugli organici e il dubbio che sorge è quello dell’intenzione di scaricare le responsabilità su chi è maggiormente vicino ai cittadini come i Comuni. Se l’obiettivo è quello del fare – ha continuato – abbiamo bisogno di spazi per lavorare e non di norme ridondanti e non di eccessiva proliferazione di norme, lacci e lacciuoli.”.
L’Assessore Daldoss ha continuato affermando che si tratta di un obbligo e di come la Provincia abbia provato a stemperare le sanzioni esercitando lo spazio che offre l’autonomia.
La delibera si riferisce alla legge di Stabilità 2016 che segna il sostanziale superamento, anche per gli Enti Locali, del patto di stabilità interno con il pareggio di bilancio che diventa l’elemento essenziale del nuovo sistema di contabilità.
La sostituzione del patto di stabilità interno con gli equilibri di bilancio dettati dal nuovo sistema contabile ha l’obiettivo di favorire una ripresa delle politiche locali rivolte agli investimenti.
La delibera prevede che Comuni e Comunità trasmettano alla PAT, entro 30 giorni dal termine del periodo di riferimento, tramite il portale Osservatorio delle autonomie locali, le informazioni riguardanti le risultanze del saldo con tempi e criteri definiti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Inoltre entro il marzo di ogni anno sono tenuti a trasmettere una certificazione dei risultati conseguiti nell’anno precedente. In caso di comunicazione successiva al 31 marzo le sanzioni prevedono che la Pat sospenda i trasferimenti in parte corrente fino alla trasmissione dei dati. In caso di ulteriore ritardo superiore ai 30 giorni sarà compito del revisore in qualità di commissario ad acta inviare la certificazione alla PAT.
Le sanzioni per il mancato raggiungimento del pareggio di bilancio prevedono per i Comuni una riduzione del fondo perequativo pari al 30 per cento dello scostamento se il pareggio di bilancio è raggiunto a livello di comparto. Per le Comunità si riduce il fondo per attività istituzionali del 30 per cento.
Se il pareggio di bilancio non viene raggiunto a livello di comparto, la riduzione per i Comuni è pari allo scostamento, mentre per le Comunità si riduce con le medesime modalità il fondo per le attività istituzionali.
Una nota di merito agli Enti locali è stata espressa dall’Assessore Daldoss visto che i Comuni e le Comunità del 2016 hanno tutti raggiunto il pareggio di bilancio e lo hanno comunicato e nei tempi previsti.

Criteri di riparto della quota integrativa di Budget – Fondo investimenti programmati

Parere favorevole

Parere favorevole del Cal alla proposta di criteri relativa a “Definizione dei criteri di riparto della quota integrativa di Budget – Fondo per gli investimenti programmati dai Comuni ex art. 11 L.P. 36/93 e s.m. (8 milioni) come previsto dal paragrafo 2 del Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2017″.
È un provvedimento condiviso – ha detto Gianmoena – un segno di attenzione a quei Comuni con capacità fiscale superiore alla media e che hanno contribuito ad alimentare il fondo di solidarietà. Infatti i criteri sono i medesimi”. Nel Protocollo di finanza locale 2017 la Giunta provinciale e il Consiglio delle autonomie locali avevano concordato di attribuire la quota aggiuntiva di Fondo per gli investimenti programmati tra i Comuni che avevano conferito risorse al Fondo di solidarietà. La proposta è quella di ripartire gli 8 milioni di integrazione al budget tra i 52 Comuni interessati in proporzione alle medesime misure di capacità fiscale che hanno contribuito a determinare le quote conferite al Fondo di solidarietà.

Richiesta proroga

Il Consiglio delle autonomie locali ha chiesto alla Pat la possibilità di prorogare il termine del 30 aprile per l’approvazione del rendiconto. L’Assessore Daldoss, riconoscendo la mole di lavoro di cui i Comuni si tanno facendo carico ha ribadito, comunque, l’impossibilità della proroga.

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