NordEst

Tragico weekend in montagna, morti 4 scalatori italiani

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Alpi Tarvisiane – Un uomo di Gorizia, David Cassani, di 45 anni, e’ morto durante un’escursione in montagna sullo Jof di Fuart, nelle Alpi tarvisiane. Dalla prima ricostruzione effettuata dalle squadre del Soccorso alpino, l’uomo stava salendo verso il Rifugio Corsi con un amico e avrebbe imboccato un percorso sbagliato precipitando poi in un canalone a seguito di un cedimento della roccia friabile. 

E’ la quarta vittima dell’ennesimo incidente in montagna avvenuto nel fine settimana. Gli altre tre episodi si sono verificati in Valchiavenna, ai danni di un alpinista lombardo di 65 anni G.F. e sulle Dolomiti del Brenta, dove ha perso al vita un altro connazionale di 33 anni di Tassullo.

Alpi svizzere – Infine, sulle Alpi svizzere, è morto un alpinista italiano di 42 anni dopo essere precipitato mentre scalava la vetta del Galenstock, montagna svizzera delle Alpi Urane. Lo ha riferito oggi la polizia svizzera.
 
‘Erano tre gli alpinisti italiani che volevano effettuare la scalata del Galenstock (3.370 metri)’, ha spiegato la polizia del Canton Vallese in un comunicato. Tuttavia, ‘a causa della nebbia e del forte vento due alpinisti hanno deciso di non continuare’ mentre ‘il terzo ha proseguito da solo la scalata’.

La vittima e’ precipitata poi per circa 200 metri per cause ancora da accertare. Sull’incidente e’ stata aperta un’inchiesta. A causa delle pessime condizioni meteorologiche, la salma ha potuto essere rimpatriata solo oggi su un elicottero.


Grenoble (Francia)  –
Sei alpinisti sono stati trovati morti sulle Hautes-Alpes (nel sud est della Francia), a 2700 metri d’altezza dal villaggio di Villar d’Arene.
 
I sei corpi privi di vita sono stati trovati al picco di Neige Cordier. L’identità e la nazionalità delle vittime non è stata ancora diffusa. Secondo il sindaco di Villar d’Arène, Xavier Cret, lui stesso una guida di alta montagna, la morte risalirebbe a sabato mattina ed un escursionista avrebbe ritrovato i corpi domenica.
 
"Le vittime erano in due cordate. Si suppone che ci sia stato uno smottamento di pietre e neve". I cadaveri sono stati trasportati al villaggio in elicottero, distante circa cinque chilometri, dove è stata allestita la camera ardente.
La Farnesina sta verificando l’eventuale presenza di italiani tra le sei vittime, ma fonti della Gendarmerie riferiscono che è probabile si tratti di alpinisti tutti francesi.

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