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Alpinista 50enne di Canal San Bovo soccorso sul Civetta da Leone1 Suem. Altri interventi in Veneto

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Giornata di grande lavoro anche per soccorso alpino e sanitari del Veneto


 

NordEst – Poco dopo le 18.30 di domenica sera, il Suem ha soccorso con l’elicottero Leone1 un alpinista residente a Canal San Bovo (Trento), impegnato sulla via Aste – Susatti sul monte Civetta, nel Bellunese. Secondo le informazioni fornite dal Suem, avrebbe riportato un trauma non grave al piede, in seguito ad una caduta in parete.

Domenica 16 luglio, il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è andato in aiuto di due escursioniste belghe, bloccate lungo una frana sul sentiero numero 230, sopra Borca di Cadore. Le due turiste, di 24 e 25 anni, erano partite da San Vito di Cadore dirette a Vodo, ma sul tragitto si sono trovate un tratto franato e, tentando di superarlo, sono rimaste bloccate. Una squadra si è avvicinata con il fuoristrada, per poi proseguire a piedi 200 metri. Una volta raggiunte, le hanno assicurate e sollevate una ventina di metri fino al sentiero, per poi accompagnarle al loro alloggio.

Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo è intervenuta in Val Marzon, per un escursionista 51enne di Ferrara che ha sbagliato traccia e si è incrodato in un canalone roccioso. L’uomo, illeso, è stato poi recuperato dal Pelikan.

L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato in Val d’Oten attorno alle 14.30 per un escursionista bloccato in un punto distante dalla rete sentieristica, in un canale di placche rocciose con un rivolo d’acqua. Recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di un’ottantina di metri, l’uomo, 36 anni, di Spinea (Venezia), è stato lasciato alla Capanna degli Alpini.

Successivamente l’eliambulanza è volata sulla strada che scende dal Rifugio Dal Piaz, dove una ciclista di 56 anni di Limana, che si trovava con un’altra persona, era caduta dalla propria bicicletta a pedalata assistita e lamentava dolori alla parte bassa della schiena. Sbarcati con un verricello di 20 metri, medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure alla donna, per poi imbarellarla e issarla a bordo. L’infortunata è stata accompagnata all’ospedale di Belluno.

Su indicazione di due turisti che avevano visto l’animale bloccato, il Soccorso alpino di Livinallongo ha liberato una mucca scivolata sul pendio erboso e finita contro il paravalanghe in zona Portados, a Porta Vescovo. Una squadra è scesa, ha assicurato la mucca, che non era in grado di alzarsi, e con un argano l’ha sollevata in un punto più agevole, dove l’elicottero dell’Air service center l’ha recuperata con la rete.

Nella mattinata di domenica 16 luglio, è scattato l’allarme per un base jumper non atterrato dopo essersi lanciato con 4 compagni da una cima nel Gruppo della Moiazza. Mentre gli amici erano arrivati a terra, del quinto uomo, un australiano, si erano perse le tracce. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Val Corpassa e ha iniziato a sorvolare a lungo l’area, soprattutto verso Col Palanzin, con esito negativo. Finché il base jumper è riuscito a mandare dei messaggi con il cellulare, quando è tornato sotto copertura telefonica. L’equipaggio lo ha quindi individuato che scendeva dalla strada del Rifugio Vazzoler. Stava bene e l’allarme è rientrato.

L’elicottero è stato in seguito inviato lungo la Ferrata Vandelli, sul Sorapiss, dove un turista israeliano di 43 anni si trovava in difficoltà. L’uomo, che si stava dirigendo verso il Bivacco Comici con un amico, in precedenza era scivolato sbattendo lievemente la testa. Nel proseguire aveva iniziato ad essere disorientato e ad avere le vertigini, quasi sicuramente non come conseguenza della caduta precedente. Incapace di andare avanti, l’escursionista è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri e accompagnato all’ospedale di Cortina, per i dovuti accertamenti.

L’eliambulanza è poi intervenuta all’altezza di Forcella Oltro, a Gosaldo, dove una tredicenne belga, messo male un piede, si era procurata la sospetta frattura di una caviglia. Sbarcati nelle vicinanze, medico e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure alla ragazzina, per poi issare a bordo lei e la madre con un verricello di 40 metri e trasportarle all’ospedale di Belluno.

Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è stata invece inviata sulla pista di servizio del Col Margherita a Falcade. Scendendo con la mountain bike a pedalata assistita assieme ad alcuni familiari, una 63enne di Fiera di Primiero era caduta e aveva riportato la probabile frattura di una caviglia. Raggiunta sulla sterrata dai soccorritori con il mezzo, all’infortunata è stato bloccato il piede. Trasportata a Passo Valles, la donna è stata affidata all’ambulanza della Croce Rossa di Moena che l’ha condotta all’ospedale di Cavalese.

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