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Sequestrati a Vipiteno 2.500 litri di birra di contrabbando

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Operazione della Guardia di finanza, proveniva dalla Germania


 

Bolzano – Durante controlli alla barriera autostradale dell’A22, la Guardia di finanza di Vipiteno ha sequestrato oltre 2.500 litri di birra di contrabbando. Stoccata in 62 fusti pronti per la spillatura e destinata a rifornire diversi pub e ristoranti su tutto il territorio nazionale, la birra era stata acquistata in Germania per essere trasportata a bordo di anonimi furgoni, senza i documenti di accompagnamento necessari a garantire la tracciabilità del prodotto anche ai fini del pagamento dell’imposta cui sono assoggettate le bevande alcoliche.

Dopo la scoperta della birra, tre conducenti, tutti italiani, hanno fornito le più giustificazioni più disparate. Uno, in particolare, ha cercato di convincere i finanzieri che il quantitativo rinvenuto sul furgone che guidava (oltre mille litri) fosse destinato al suo personale consumo. Tutta la birra è stata posta sotto sequestro e i conducenti, oltre ai destinatari finali del prodotto, sono stati denunciati alla procura della Repubblica di Bolzano per il reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa.


In breve

Venerdì 13 ottobre i carabinieri della Stazione di Storo e di Pieve di Bono hanno arrestato in flagranza di reato un uomo del posto, di circa 60 anni, ritenuto colpevole di aver violato il divieto di avvicinamento alla sua vicina di casa. La donna aveva presentato una denuncia per atti persecutori dato che, in svariate circostanze, era stata minacciata ed offesa pubblicamente dall’uomo. Anche di fronte ai carabinieri, l’uomo, anziché calmarsi, ha iniziato a gridare e proferire frasi sconclusionate, affermando che, se i carabinieri non avessero fatto qualcosa, prima o poi avrebbe “torto il collo alla sua vicina di casa”, mostrando loro anche un foglio su cui aveva annotato tutta una serie di comportamenti, a suo dire molesti, tenuti dalla donna. In calce una frase che, ai militari intervenuti, è subito sembrata come un triste presagio, ovvero che aveva paura di uscire di casa e di ritrovarsi di fronte la sua vicina in quanto non sarebbe stato più in grado di controllarsi. A quel punto, i militari hanno sentito la donna per cercare di capire cosa fosse successo apprendendo che poco prima l’uomo si era presentato di fronte la sua finestra e al suo rimprovero di allontanarsi immediatamente aveva ribattuto offendendola e minacciandola di morte, facendo ritorno poi verso la propria abitazione. Chiarito quindi quanto era avvenuto, i carabinieri hanno posto in sequestro gli appunti manoscritti del 60enne e lo hanno arrestato: il Tribunale di Trento ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

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