“Una serata che ci regala molto ottimismo, si respira un’aria diversa e nuova, una maggiore volontà di partecipare ad un progetto complessivo che riguarda il futuro di questo territorio”. Le parole con cui Cristiano Trotter, presidente della Comunità del Primiero, ha chiuso ieri sera nella sala congressi di San Martino di Castrozza l’incontro di presentazione alla popolazione del progetto di collegamento San Martino-Passo Rolle, riassumono un “sogno” che dura da quarant’anni. Da quando si iniziò a pensare che San Martino doveva agganciare le piste da sci del Rolle. “Qui – lo ha ricordato l’assessore Mellarini – è nato il Trentino del turismo”. E qui il Trentino – ha spiegato il vice presidente della Giunta provinciale Alberto Pacher – può diventare, in Europa, “il primo territorio che è riuscito a rendere compatibile la pressione turistica con un patrimonio naturale dell’umanità”.
Sala congressi piena e rappresentativa di tutti gli interessi in gioco, e che dopo due ore – in gran parte occupate dall’illustrazione dell’ingegner Raffaele De Col del progetto di linea funicolare a terra tipo va e vieni Prà delle Nasse-malga Fosse di Sotto-Passo Rolle – ha scoperto di essere unita. Convinta che la "alternativa funicolare 1” pensata dalla Provincia (una cremagliera simile a quelle in esercizio in Val d’Isere e ad Innsbruck) sia non solo quella “meno impattante”, ma anche che attorno al collegamento si può costruire un futuro per tutta la valle. Una soluzione progettuale che ha l’ambizione di rappresentare un avanzato punto di equilibrio tra sostenibilità ambientale (oltretutto in un parco), sostegno dello sci alpino e conferimento di un nuovo appeal al compartimento turistico locale.
Preceduta dall’incontro, poche ore prima a Tonadico, tra il presidente Dellai e i sindaci (alcuni dei quali di recente elezione) della valle, la serata non ha tradito le attese: categorie economiche che vivono di e attorno al turismo, le istituzioni locali, le stesse realtà ambientaliste hanno accolto positivamente la proposta di collegamento. Offrendo una chiara disponibilità ad impegnarsi per sostenere, affiancando all’infrastruttura nuove iniziative imprenditoriali e risorse private, l’innovativo progetto di mobilità pubblica per la realizzazione del quale la Provincia ha previsto di spendere 38 milioni di euro.
"Abbiamo occupato questi mesi per approfondire il progetto – ha spiegato Pacher aprendo la serata di presentazione del materiale progettuale valido per lo studio di Valutazione Ambientale Strategica – e contiamo, se non ci sono ostacoli e resistenze, di definire la gara di appalto entro il 2011. Abbiamo bisogno di avere la consapevolezza che c’è accordo.
Questa non sarà una delle tante infrastrutture che sostengono la capacità attrattiva di questo territorio ma un’opera che la rinforzerà attirando nuovi turisti. Ci aspettiamo che, una volta realizzata, davvero rappresenti l’inizio di un ragionamento attorno alla mobilità sui passi dolomitici. E’ il tema di cui si sta parlando in tutte le Alpi. Tutte le associazioni ambientaliste si stanno occupando di questo: spostare quanto più possibile, almeno per tratte, il traffico veicolare a quello pubblico.Ciò spiega perché la Provincia ci crede e interviene in modo così corposo".
"Questa infrastruttura – ha poi aggiunto il vicepresidente – deve essere percepita come “del territorio”, non un’imposizione autoritaria. Quando avremo in esercizio questo collegamento, esso farà guardare da molte parti, non solo in Europa, al territorio che per primo è riuscito a rendere compatibile la pressione turistica con il rispetto dell’ambiente".
Delle prospettive in chiave turistica ha parlato l’assessore Tiziano Mellarini, confermando come la funicolare sia strettamente connessa ad un progetto di sviluppo dell’area sciistica che preveda la realizzazione di una nuova pista da sci dal Passo Rolle a San Martino. "La realizzazione del collegamento – ha affermato – è un valore aggiunto a questo territorio, ma non spetta solo al pubblico metterci le risorse, anche la componente imprenditoriale deve dire se ci crede o meno, così come spetta alla comunità del Primiero raccogliere quanto la Provincia ha individuato dentro il Piano provinciale di sviluppo. La competitività che il Trentino si è guadagnato deve essere sostenuta da progetti innovativi".
La presentazione ai sindaci – In apertura di lavori Dellai e Pacher hanno riassunto il lavoro fin qui svolto in ambito di Valutazione ambientale strategica ipotizzando una tabella di marcia che, salvo intoppi, dovrebbe veder completate le procedure nel 2011. "Ci sembra opportuno questo incontro – ha spiegato Dellai – anche perché nel frattempo sono stati eletti nuovi sindaci.
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- La viabilità di confine
Non solo San Martino Rolle ma anche viabilità di accesso alle valli di Primiero al centro dell’attenzione del tavolo di lavoro tra Provincia e Comunità di Primiero. I tecnici trentini si sono infatti incontrati nella stessa giornata con i colleghi veneti per valutare le ipotesi di rinnovo dell’accordo quadro tra Trentino e Veneto per quanto riguarda la viabilità di confine. Il documento del 2001 si sta infatti ultimando con la conclusione dei lavori della variante di Moline (prevista tra giugno/luglio 2011). Precedentemente erano state eseguite le opere sulle gallerie Pulz, Rosna e Pedesalto. Durante l’incontro tra i tecnici delle due province, sono state poste le basi per il nuovo accordo che prevede nuove opere in fase di studio, sul tratto tra Oltra e Lamon, nella zona di Cereda, sul passo Duran, Valles e San Pellegrino. “La Giunta della Comunità – ha aggiunto inoltre il presidente Trotter – ha dato il via libera alla pista ciclabile sullo Schener (da Pontet all’innesto ex Cortella) che passa così alla fase operativa”.