Primo Piano Primiero Vanoi

“Richiedenti Asilo a Primiero”, quanta disinformazione: nove in arrivo a Mezzano e Fiera. Nel Vanoi “Piccola formazione il 17-18 luglio”

Share Button

Le prime ragazze arriveranno a Mezzano il 13 luglio e nei primi giorni di agosto a Fiera, altre giovani dalla Costa D’Avorio. Una terra con cui collaborano da tempo molte associazioni locali: un ponte di solidarietà tra Africa e Primiero

 africa

Primiero (Trento) – Dopo mesi di notizie date e smentite, di poca informazione e troppa disinformazione, progetti finanziati e azioni limitate a livello locale, finalmente arriva l’ufficialità dalla Comunità di Primiero dell’arrivo dei primi nove “richiedenti asilo a Primiero”. Un percorso di informazione – formazione più condiviso e più partecipato a livello locale, avrebbe evitato forse molte polemiche che in altre zone si sono trasformate in situazioni di pesante disagio.

Fortunatamente la popolazione locale è aperta da tempo al confronto, da molto prima dell’emergenza, con progetti indirizzati verso la Costa D’Avorio e l’Africa, il Brasile, la Bolivia, le Filippine, la Romania e molte altre parti del mondo, solo per citarne alcune anche non coinvolte nell’emergenza “profughi”.

Non manca qualche polemica in queste ore sui social network, dove emerge anche la difficoltà – da non sottovalutare – di molte famiglie locali: giovani disoccupati e anziani che in piena crisi faticano a far quadrare i conti. Per questo è importante far conoscere i motivi che ci uniscono a prescindere dalla grave situazione di emergenza.

A Primiero nove ‘richiedenti Asilo’

A quattro giorni dal loro arrivo, la Comunità di valle ci informa ufficialmente con una nota – con poche informazioni anche tra gli amministratori del territorio – che il prossimo 13 luglio arriveranno le prime 4 ragazze, che andranno ad alloggiare a Mezzano, mentre nei primi giorni di agosto altre 5 ragazze arriveranno a  Fiera di Primiero, provenienti dalla Costa d’Avorio (nella foto uno dei progetti sostenuti dalla comunità di Mezzano e non solo). Ogni regione italiana infatti, è obbligata ad accogliere un numero di profughi proporzionale alla popolazione residente.

La scelta del gruppo di lavoro in Comunità di valle, partito da diversi mesi, è stata quella di cercare degli alloggi presso il mercato privato per non togliere opportunità abitative a chi è già in lista per gli alloggi pubblici. Nello specifico sono state individuate due abitazioni private, situate una nel Comune di Mezzano ed una nel Comune di Fiera di Primiero.

L’accoglienza locale

Nel periodo di verifica (cioè nel periodo in cui sono accolti nei vari territori come richiedenti asilo) queste persone, per legge per almeno i primi sei mesi non possono lavorare, pertanto sono stati assegnati dei fondi (nazionali ed europei) che garantiscano loro vitto/alloggio/soddisfacimento dei bisogni primari/progetti di inserimento nei territori/corsi di formazione/assistenza psicologica/assistenza legale. Questi fondi vengono stanziati ‘ad personam’ fino alla fine della verifica sullo status di rifugiato.

Ad ogni singolo richiedente asilo vengono dati 2,50 euro al giorno. Avranno una scheda prepagata per fare la spesa in convenzione con i negozi locali. Verrà chiesto loro di frequentare dei corsi di italiano già finanziati dalla Provincia autonoma di Trento. Non potranno avere un lavoro retribuito ma potranno fare del volontario.

Gli altri soldi vengono gestiti direttamente dalla Provincia e vanno a il locatore dell’appartamento o degli appartamenti messi a disposizione; ai negozi locali con le quali vengono stipulate convenzioni per l’acquisto di beni alimentari (acquisti supervisionati regolarmente); alle aziende di trasporto locali per garantire la mobilità sul territorio; ad altri negozi locali convenzionati per l’acquisto di beni di prima necessità (biancheria ecc..); ad artigiani e professionisti locali che si rendano disponibili a strutturare dei piccoli percorsi di formazione professionale; a psicologi e avvocati locali che garantiscano loro assistenza psicologica e giuridica e, infine, ad associazioni ed enti che si occuperanno, nel corso della loro permanenza sul territorio, di un inserimento sereno e positivo e nel coinvolgimento in diverse attività (sempre a titolo volontario visto che non possono lavorare). Quindi la quasi totalità dei soldi stanziati sono reinvestiti sul territorio d’accoglienza.

La ‘piccola’ formazione

Venerdì 17 (pomeriggio) e sabato 18 luglio di riflessioni e scambio di esperienze con chi da anni lavora sul campo dell’accoglienza. Iscrizioni entro il 12 luglio. Si partirà venerdì 17 luglio alle ore 16:00 con un intervento introduttivo tenuto da Chiara Marchetti (assegnista di ricerca in Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano. Autrice e curatrice di diversi volumi rivolti all’approfondimento di tematiche relative a richiedenti asilo e rifugiati, conduce attività di ricerca sulle migrazioni internazionali ed è tra le fondatrici di Escapes – laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate, un progetto del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano) a cui seguirà la sera lo spettacolo “Attenti alle austriache!” organizzato in collaborazione con merlocorderlo Enterprise e la Biblioteca Intercomunale di Primiero.

La giornata di sabato avrà una sessione mattutina dalle 9.00 alle 12.00 e una pomeridiana dalle 15:00 alle 18:00 con parti più laboratoriali e interventi di presentazione di esperienze e progetti locali (hanno già dato conferma il Centro Astalli di Trento e la Coop K-Pax di Breno in Val Camonica). A quelle indicate si stanno un po’ alla volta aggiungendo altre Associazioni e realtà pronte a mettersi in gioco e vivere un momento di confronto con i partecipanti.

L’iscrizione tramite la compilazione della scheda in allegato è obbligatoria e deve essere inviata all’email (trameeterra@gmail.com) entro e non oltre il 12 luglio 2015.

 Per informazioni: trameeterra@gmail.com o 328.7129822

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *