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Regionali, In Emilia Romagna vince Bonaccini e in Calabria Santelli

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Regionali Calabria, Santelli: “Dedico la vittoria ai miei genitori”. Salvini: “Ci ho messo sangue e anima. Citofono? Rifarei tutto”. Crimi: “Non ci arrendiamo”. Berlusconi: “Si apre nuova fase, subito al voto” . Conte: “Voto significativo ma non sul governo”

NordEst (Adnkronos) – Il premier Giuseppe Conte, sui risultati delle regionali in Emilia Romagna e Calabria: “Avevo già intravisto parabola calante della Lega che appare confermata”. E sulla ‘citofonata‘: “E’ indegno, mi ricorda pratiche oscurantiste del passato”. Sui 5 Stelle: “Non essere ingenerosi, paga incertezza”. La replica del leader della Lega: “Rifarei tutto“.

Il candidato del centrosinistra: “Spero sia di insegnamento alla Lega”. Crolla lo spreadZingaretti: “Battaglia eroica”. Salvini: “Ci ho messo sangue e anima”. Borgonzoni: “Risultato comunque storico”. In Calabria vince Santelli: “Dedico la vittoria ai miei genitori”. Callipo: “I calabresi hanno scelto la conservazione”.

Stefano Bonaccini riconquista l’Emilia-Romagna. Il presidente uscente al 51,4 contro il 43,6% di Borgonzoni: “Grande soddisfazione” (VIDEO). Lo spread va giùAi dem dovrebbero andare 22-24 seggi mentre alla Lega 14Crollo M5S. In Calabria vince Santelli.

A Bologna, il presidente dem dell’Emilia-Romagna è arrivato in piena notte in viale Aldo Moro, con i seggi ancora impegnati nello scrutinio, sottolineando la sua “soddisfazione per un risultato straordinario: partivamo con 7-8 punti sotto alle Europee, vuol dire che abbiamo fatto una cavalcata in pochi mesi che ha fatto recuperare tantissimo”.

E nel riprendere possesso della sede della Regione, che negli ultimi 5 anni l’ha visto governatore, non risparmia una stoccata al Carroccio: “Spero sia di insegnamento alla Lega, che ha cercato di trasformarla in una battaglia Salvini contro Bonaccini che aveva anche poco senso. Sarebbe stata Bonaccini contro Borgonzoni, ma hanno voluto trasformarla in Salvini contro Bonaccini e ha vinto Bonaccini”. Anzi, precisa, “spero sia di insegnamento alla Lega, c’è qualche segretario della Lega in Emilia-Romagna che spero mi chieda anche scusa delle cose che ha detto in questi mesi”.

Per Bonaccini, qualche voto è arrivato anche da destra: “Da qualcuno a cui questa propaganda leghista non è piaciuta per niente”. Il voto disgiunto, poi, ha avuto un peso: “Sicuramente ha portato un beneficio, più che in passato. In particolare tanti esponenti dei 5 Stelle hanno invitato a usarlo. Sapendo che con la legge elettorale non avrebbero vinto, gran parte di loro ha pensato che non era indifferente se vincevo io o la mia avversaria”.

Questa vittoria del centrosinistra, sottolinea ancora il presidente rieletto, insegna come “si possa fare una coalizione senza necessariamente, nel centrosinistra, litigare; che la si possa allargare a tanto civismo che per la prima volta prende responsabilità per provare a governare; che bisogna avere l’ambizione di immaginare che c’è molta più gente di quella che pensiamo, e ce l’hanno detto anche le sardine, che non vuole una politica solo di rabbia, odio, incitamento, urla”.

“La Lega – spiega Bonaccini – mi pare abbia interpretato un cambiamento per pensare ad altro, più che all’Emilia-Romagna”. Un grande contributo, riconosce, va appunto alle sardine. E non solo per l’alta affluenza che si è registrata, pari al 67,68%: “Le sardine sono arrivate da poche settimane e sono state un fatto nettamente positivo, perché hanno dimostrato che non solo Salvini riempiva le piazze – spiega -. Hanno dimostrato di riempire le piazze e che c’era tanta più gente di quella che pensavamo che aveva voglia di partecipare. Il centrosinistra non li chiamava più, quindi era difficile ritrovarli da qualche parte”. Il passo successivo, quindi, per il governatore confermato, sarà formare una Giunta. E, assicura Bonaccini, “non sarà questione di mesi”. I primi punti in programma? “Un nuovo Patto per il Lavoro, accompagnato da un Patto per il Clima”.

Le elezioni in Calabria

“Come sapete non ho voce”. Jole Santelli arriva alle 00.30 sul palco allestito al piano terra del T Hotel scelto come quartier generale elettorale e tutti applaudono e gridano “brava, brava!”. Antonio Tajani è al suo fianco. Tutti gli azzurri, molti veterani del ‘94, la circondano. La candidata governatrice del centrodestra in Calabria parla con un filo di voce e chiede silenzio per farsi sentire anche in fondo.

“I risultati vanno commentati nella notte, ma fatemi dire che sono risultati enormi”. E ancora: “Dedico questi risultati ai miei genitori e alle mie nipoti…”. Tajani non si trattiene, le alza le braccia e tuona: “Abbiamo il nostro primo governatore donna di una regione!”. Parte la standing ovation e a sorpresa arriva la telefonata di Silvio Berlusconi: “Jole ha fatto un grande risultato, ha dedicato una vita alla sua terra”. Lei si commuove e partono i cori da stadio, “Jole, Jole, Jole…”.

“Voglio dire grazie a tutti, in particolare alla persona a cui devo tutto e che ci ha consentito di fare politica liberamente, oggi vince il gioco di squadra…” scandisce Santelli nel suo intervento.

Gli exit poll sanciscono il trionfo del centrodestra di Jole Santelli in Calabria e Forza Italia ne approfitta per festeggiare. La candidata governatrice sostenuta da sei liste stappa bottiglie di spumante poco prima delle due di notte, senza attendere i risultati ufficiali.

Circondata dai parlamentari azzurri, calabresi in testa, Santelli brinda nel ristorante del T Hotel. Tra i più sfrenati Antonio Tajani e Francesco Cannizzaro, che come in Formula uno inizia a schizzare spumante dappertutto, tra cori da stadio e cotillon.

Tutti iniziano a cantare I love you baby, successo di Gloria Gaynor, cambiando le parole a sostegno della prima donna presidente di Regione nel centrodestra, al Sud. Poi parte un ‘c’è solo un presidente, c’è solo un presidente…’, di solito riservato a Silvio Berlusconi. Santelli ringrazia tutti, accanto a lei sorride Francesca Pascale.

 

 

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