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Primiero, Nonna Teresa compie 105 anni: Una vita ricca di emozioni

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Una storia ricca di emozioni – Dalla nascita non parla, ma capisce e si fa capire egualmente. Da circa 80 anni vive nella Casa di Riposo, dapprima per decenni come lavoratrice e poi come ospite. La sua lunga vita non è stata contrassegnata da grandi avvenimenti, ma dalle fatiche comuni ad una generazione che è passata attraverso l’emigrazione, due guerre mondiali, il dover sopravvivere in tempi difficili (nel suo caso, anche rimanendo priva dei genitori).

Proviamo ora a ricostruire i principali momenti della sua vita, basandoci sui documenti scritti (pochi!) e sui ricordi di persone conoscenti (non sempre concordanti in tutti i particolari, soprattutto nei periodi più lontani, perché si tratta ovviamente di persone tutte più giovani di lei!).

La sua vita –
E’ nata a Stein in Svizzera, figlia di Celestino e Maria, originari di Tonadico e lì emigrati. Poi i racconti dei conoscenti ricordano una vicenda tragica: i genitori, che lavoravano come braccianti in una fattoria austriaca, morirono in un furioso incendio che distrusse l’abitazione. Rimasero salvi i 5 figli che, per sopravvivere, pensarono di ritornare a Primiero, probabilmente nell’anno 1914.

Così, il fratello maggiore Giacobbe, portando Teresina e la sorella più piccola Sabina dentro una gerla, giunse a Tonadico. Qui affidò i fratelli a varie famiglie, Teresa e Sabina furono prese in cura da uno zio. Giacobbe promise che sarebbe tornato a riprenderle, ma partì per gli Stati Uniti e non tornò più. Teresina si trasferì poi per un periodo a Nomi con lo zio, dove frequentò le scuole elementari ed imparò a leggere ed a scrivere. In seguito (qui le date discordano, qualcuno dice nel 1928, qualcuno nel 1933) è entrata a “S. Giuseppe”.

La struttura allora era molto diversa da oggi: guidata dalle Suore della Provvidenza (che erano arrivate a Primiero nella seconda metà dell’Ottocento, inviate dal fondatore Padre Luigi Scrosoppi), svolgeva funzioni di infermeria, era luogo di assistenza per le persone indigenti (non solo anziane), poi negli anni successivi fungeva anche da reparto di maternità.

Qui Teresina, per mantenersi, si occupava di vari lavori: accudiva i bambini disadattati fino all’età scolastica, prestava servizio nel refettorio e nella lavanderia. Più di una persona la ricorda lavare montagne di biancheria nella fontana del giardino, con l’acqua fredda e le sue piccole e forti mani gonfie per il freddo. Nel 1985, quando le Suore lasciarono la Casa di Riposo, Teresina cessò di lavorare, salvo prestare ancora saltuariamente la sua opera in lavanderia.

E’ così cominciata la sua vita come ospite. All’interno della Casa è molto ben inserita e si fa ben volere da tutti. Attualmente, vista l’età, è meno coinvolta di un tempo nelle varie attività di animazione e rimane a lungo in camera perché si stanca facilmente. Ecco come la descrivono alcuni ospiti:

“Tutti le vogliamo bene, è la nostra mascotte e siamo tutti orgogliosi di lei. Se avesse avuto il dono della parola sarebbe stata in grado di far la “barba” a tutti! In ogni caso, fa valere i suoi diritti e le sue opinioni, è piena di voglia di vivere e partecipa alla vita comune. Fino a qualche tempo fa, quando si faceva la ginnastica di gruppo, era perfino più attenta e pronta nei movimenti di altri più giovani! E’ un modello di quello che tutti vorremmo essere alla sua età, se avremo la fortuna di arrivarci”.

“Sono molti anni che conosco Teresina ed è sempre stata buona e gentile verso tutti. Ha lavorato molto nella sua vita e avrebbe meritato molto di più di ciò che le è stato dato, ma sono sicura che lei è felice anche con ciò che ha”.

Tanti auguri Teresa –
“Ha sempre lavorato con le sue piccole ma forti mani e anche lei, con il suo modesto lavoro, ha contribuito al progresso di “San Giuseppe”. Quando il personale iniziò ad aumentare e lei terminò di lavorare, voleva comunque continuare ad essere utile e quindi si dava da fare servendo le bevande durante i pasti. Teresina ha visto passare un’infinità di persone, ma nessuna di loro se n’è mai andata da qui senza portare con sè il ricordo di Teresina, e quando lei li rivedeva, li accoglieva con la sua gestualità dimostrando affetto sincero.

  • Altre in breve:

Canal San Bovo (Tn) – Nei giorni scorsi a Canal San Bovo aveva compiuto 100 anni anche Giovanni Fontana di Ronco, frazione del comune di Canal San Bovo. Da tempo è ospite del’Apsp Valle del Vanoi. (Articolo integrale sul giornale cartaceo). 

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