NordEst

Primiero, Giudice di pace: i sindaci scrivono alla Regione in difesa del servizio

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Giudici di pace sul territorio – Il disegno di legge che prevede, la soppressione di tutti gli uffici del giudice di pace che non raggiungono i 568 "fascicoli" all’anno,  non piace nemmeno ai sindaci di Primiero Vanoi Mis, che hanno scritto in Regione, competente per materia.

A sollevare il polverone era stata nei giorni scorsi, la notizia di un accorpamento della sede di Fiera di Primiero su Borgo e Fondo con Male, oltre ad altre tre in Alto Adige. Attualmente l’ufficio di Fiera opera con tre persone, che potrebbero diventare presto due, per un prossimo pensionamento.

Il servizio al pubblico non è legato però solo ai fascicoli ma anche ad importanti funzioni come: asseverare le perizie tecniche riguardanti l’accesso a contributi, risparmio energetico, normative di legge varie e le traduzioni di documenti per cittadini stranieri (permessi, cittadinanza, lavoro). Inoltre svolge un lavoro di consulenza, informazione e chiarimenti in campo giuridico per tutta la popolazione ed ancora ha la funzione di portare avanti mediazioni e conciliazioni prima di una vera e propria causa in tribunale.

La lettera dei sindaci –
Per questo, gli otto sindaci locali, si sono mossi, inviando in Regione una lettera dove si spiegano le ragioni a favore del mantenimento dell’ufficio a Fiera, vista la lontananza da Borgo e con l’ulteriore possibile penalizzazione se dovesse venir chiuso il Tribunale di quella località.

Sulla questione fa sapere di essersi attivato anche il consigliere regionale, Marco Depaoli, proponendo una riorganizzazione degli uffici sul territorio, ma mantenendo localmente sezioni staccate in zone fortemente decentrate come Fiera di Primiero. Una soluzione molto interessante che permetterebbe – seppur razionalizzando – di mantenere operativi gli uffici periferici per alcuni giorni la settimana, svolgendo carichi di lavoro non prettamente legati alla stretta presenza del giudice di pace.

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