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Pesca e concorrenza croata. Manzato: i pescatori hanno ragione e la Croazia è nella Ue

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Le regole di mercato e di salvaguardia delle risorse ittiche devono essere eguali per tutti

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Venezia – “I pescatori di Chioggia e del Veneto hanno ragione: le regole di mercato e di salvaguardia delle risorse ittiche devono essere eguali per tutte le marinerie che si affacciano allo stesso mare, soprattutto per non scatenare un conflitto tra poveri che danneggia tutti e rischia di impoverire l’Adriatico”. Franco Manzato concorda con la sostanza delle protesta dei pescatori veneti, che sul mercato di Chioggia vedono in vendita il pescato delle marinerie croate durante il nostro fermo pesca.

“Il problema è anche più complesso – afferma Manzato – perché non è solo una questione che riguarda posizioni di mercato che possono essere temporanee, ma le finalità e i contenuti delle politiche comunitarie per la pesca, che oggi devono essere rispettati anche dai croati, che ormai fanno parte dell’Unione Europea. Non è pensabile che lo sforzo di pesca sullo stesso mare veda da un lato un ridimensionamento della nostra flotta, che stiamo affrontando anche con una serie di ammortizzatori e di azioni di conversione, mentre sull’altra sponda da qualche anno si utilizzano per la pesca adriatica imbarcazioni molto grandi il cui numero sembra aumentare”.
Questo è un tema che stiamo già affrontando a livello di distretto Alto Adriatico e che richiede – spiega Manzato – il pieno coinvolgimento del nostro governo, per una azione bilaterale ed europea che permetta a tutti di trarre il giusto reddito senza distorsioni e soprattutto senza asfissiare le risorse del nostro mare, che sono tutt’altro che illimitate e che anzi patiscono gli eccessi del passato e le distorsioni del presente. Serve un’azione urgente e forte, nell’interesse comune dei pescatori delle due sponde, per i quali l’eventuale guadagno di oggi si tradurrebbe inevitabilmente nell’impoverimento di tutti”.
“Formalizzerò questa posizione anche alle altre due Regioni del distretto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, e al ministro Martina – conclude Manzato – per dare subito avvio a quanto necessario per riportare serenità e garantire futuro agli operatori”.

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