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Natale tragico in Usa per la strage di bambini, Obama in lacrime

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?Su Twitter il Mondo si stringe al dolore delle famiglie 

Washington – (Adnkronos/Ign) – Massacro alla ‘Sandy Hook Elementary School’ in Connecticut dove un ventenne hasterminato un’intera classe: 26 morti, 20 sono bimbi (FOTO). Le armi acquistate dalla madreObama in lacrime: i nostri cuori sono infranti (VIDEO). Manifestanti davanti alla Casa Bianca chiedono un dibattito sulle armi: "Oggi è il giorno".Nuova sparatoria a Las Vegas: uomo uccide una donna nella hall dell’Hotel Excalibur e si toglie la vita. Pochi giorni fa la sparatoria in un centro commerciale. Da Columbine al Virginia Tech, le stragi fra gli studenti.

Ha ucciso la madre in casa prima di raggiungere la scuola elementare in cui la donna insegnava e compiere la strage di bambini, l’uomo che ieri ha seminato il terrore a Newtown, nel Connecticut.

Il giovane, identificato come Adam Lanza, 20 anni, avrebbe sparato alla madre Nancy Lanza colpendola al volto quindi avrebbe raggiunto la scuola elementare Sandy Hook dove lei insegnava e colpito in particolare i bambini della sua classe, uccidendone 20 oltre a sei adulti prima di suicidarsi. Lo ha reso noto l’emittente Foxnews citando fonti vicine all’inchiesta.

Sono tre le armi di cui era in possesso il giovane che ha compiuto l’assalto alla scuola di Newtown. Sul posto infatti sono state trovate una semiautomatica 223 Bushmaster, che stava all’interno di un’auto nel parcheggio, oltre a una Glock e una Sig Sauer che Lanza aveva addosso. A renderlo noto, ha riferito la Cnn, sono fonti prossime all’inchiesta, precisando che le armi sono state regolarmente acquistate dalla madre di Adam, uccisa dal figlio nella sua abitazione prima della strage.

"Il male è stato qui nella nostra comunità. E’ un momento terribile. Lo supereremo" ha detto il governatore del Connecticut, Dan Malloy, al quale il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon ha fatto pervenire un messaggio di cordoglio. Attaccare i bambini è "aberrante ed impensabile", ha dichiarato Ban, che ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono rimasti "traumatizzati da questo terribile crimine".

I messaggi di cordoglio e gli appelli a discutere finalmente di controllo delle armi si sono moltiplicati negli Stati Uniti dopo la notizia del massacro: dal governatore di New York Andrew Cuomo, che si è detto "scioccato e addolorato" e che ha chiesto che la società unita "combatta la diffusione delle armi" al sindaco di New York Michael Bloomberg, che ha parlato della necessità di "un’azione immediata", a Nancy Pelosi, leader dei Democratici alla Camera dei Rappresentanti, per la quale "non ci sono parole in grado di consolare i genitori dei bambini assassinati alla Sandy Hook", tutti hanno espresso il loro sgomento e dolore per la strage.

Mark Kelly, marito di Gabrielle Giffords, la ex parlamentare gravemente ferita da un uomo armato a Tucson nel 2011, è intervenuto su Facebook: "I bambini della scuola elementare Sandy Hook e tutte le vittime della violenza delle armi meritano leader che abbiano il coraggio di prendere parte ad un dibattito significativo sulle leggi sulle armi, su come possano essere riformate e meglio attuate per impedire la violenza e le morti in America".

Il governatore del Colorado John Hickenlooper, nel cui stato ci sono state sia la strage della High School di Columbine, nel 1999 sia la sparatoria di Aurora quest’anno, ha espresso appoggio e cordoglio: "Sappiamo fin troppo bene quale impatto questo tipo di violenza produca su una comunità e sulla nostra nazione. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie delle persone uccise. Possiamo fornire il nostro appoggio, ma sappiamo che il dolore resterà per sempre".

Il regista americano Michael Moore è intervenuto più volte su Twitter dopo aver appreso la notizia, commentando fin da subito quanto accaduto e denunciando con forza l’assenza di un dibattito e di decisioni sul controllo delle armi negli Stati Uniti.

"Tra pochi minuti esperti e politici diranno che ‘questo non è il momento di parlare di controllo delle armi’. Davvero? Quando è questo momento?", chiede Moore ricordando che dalla strage nella Columbine High School nel 1999 in cui furono uccisi 12 studenti ed un insegnante, ci sono state almeno 31 sparatorie nelle scuole. Per Moore "il modo di onorare quei bambini morti è chiedere un rigido controllo sulle armi e un’assistenza psichiatrica gratuita".

Moore poi se l’è presa direttamente con la principale lobby che si batte per il diritto al possesso delle armi, la National Rifle Association, (NRA): "La NRA odia la libertà – ha scritto su Twitter – Non vogliono che abbiate la libertà di mandare i vostri bambini a scuola aspettandovi che tornino a casa vivi".

Non appena si è diffusa la notizia della sparatoria a Newtown, un gruppo di manifestanti è tornato a riunirsi davanti alla Casa Bianca per chiedere un maggiore controllo sull’accesso alle armi negli Stati Uniti. Tra loro anche Linda Finkel-Talvadkar, che ogni lunedì dalla strage in Colorado a luglio manifesta a Washington sulla Pennsylvania Avenue per chiedere una legislazione più rigida sulle armi da fuoco.

"Credo che esprimere la necessità di un regolamento sulle armi sia lavorare a nome delle famiglie che oggi hanno perso i loro cari", ha dichiarato la donna parlando con la Dpa. "Non possiamo lasciare che questo continui", ha aggiunto. Con lei un centinaio di persone, tra cui famiglie con bambini piccoli e insegnanti. Barbara Elsas, maestra della scuola materna che da 27 settimane manifesta con Finkel-Talvadkar si è detta frustrata per la mancanza totale di passi avanti su questo terreno. "Succedono cose orribili, andiamo in strada, sfiliamo con le candele, cantiamo, poi ciascuno torna a casa", ha detto, lamentando la mancanza di azioni politiche.

"Oggi è il giorno" si leggeva sui cartelli che i manifestanti esibivano a Washington, con riferimento alla necessità di avviare immediatamente un dibattito sulle armi. Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, pur sottolineando la necessità che questo avvenga, ha detto commentando il massacro di non credere "che questo possa essere oggi".

Profondo dolore ha espresso il Papa per "una tragedia insensata". Lo sottolinea Benedetto XVI, riferisce il sito della Radio Vaticana, in un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. ‘Un evento scioccante’ che ha toccato molte famiglie. Benedetto XVI invoca la consolazione della preghiera per sostenere la comunità ‘con la forza dello spirito che trionfa sulla violenza’ e ‘con il potere del perdono, della speranza e dell’amore che riconcilia’.

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