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Montagna sicura, dieci regole utili che possono salvare la vita

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Un’azione comune per la prevenzione degli incidenti

soccorsoalpino

Trento – Attuare un’azione congiunta e continuativa nel tempo sulla prevenzione degli incidenti in montagna. E’ questo l’obiettivo che si sono posti Soccorso Alpino – Servizio Provinciale Trentino, Accademia della Montagna, Collegio delle Guide Alpine, SAT e l’Associazione dei Rifugi del Trentino, di concerto con gli organi competenti della Provincia, con un’iniziativa congiunta che non ha precedenti. Per la prima volta, infatti, il “mondo” della montagna trentina ha deciso di unirsi per realizzare un’attività che possa contribuire alla prevenzione degli incidenti in montagna.

Si tratta di una guida alle escursioni, scritta in italiano, tedesco ed inglese, che in 10 punti riassume le regole più importanti da conoscere per affrontare la montagna. Il progetto è stato presentato oggi, in Provincia, in una conferenza stampa, alla presenza dei rappresentanti dei vari soggetti coinvolti e dell’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola, in occasione della giornata nazionale per la prevenzione degli incidenti in montagna, “Sicuri sul sentiero”, promossa dal Club Alpino Italiano e dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) in programma domenica 15 giugno. “Dobbiamo lavorare tutti insieme – ha detto Dallapiccola – per una fruizione consapevole del territorio, non solo per salvare la vita delle persone, ma anche per salvare la vita ambientale della montagna e quindi della flora e della fauna”.

Guida alle escursioni

Poche regole utili ed intelligenti possono salvare una vita. Con queste parole comincia la guida alle escursioni presentata oggi in Provincia a Trento con l’obiettivo di informare gli escursionisti su alcuni comportamenti che se non seguiti potrebbero rivelarsi fatali. A cominciare dalla necessità di preparare con cura il proprio itinerario e di consultare i bollettini meteorologici, fino all’invito a non esitare a rientrare quando le cose si mettono male. Consigli forse banali, ma certamente preziosi che non sempre vengono rispettati. Non si spiegherebbero altrimenti i circa 1000 interventi di soccorso effettuati ogni anno dal Soccorso alpino trentino, come ha evidenziato il presidente Adriano Alimonta.

“Tra i nostri compiti istituzionali – ha detto – rientra quello di contribuire alla vigilanza e alla prevenzione degli infortuni in montagna e pertanto ci siamo sentiti in dovere di trovare il modo più efficace per realizzare questo compito, soprattutto alla luce dei profondi cambiamenti sociali in atto, a cominciare dalla “rivoluzione” che il web sta creando nelle dinamiche di comunicazione. Di fronte a queste trasformazioni sociali, per essere realmente efficaci in un’azione di prevenzione degli infortuni, crediamo che non si possa agire da soli, ma attraverso un’azione congiunta.”

“Questo progetto è un avvenimento importante – ha aggiunto il presidente dell’Accademia della Montagna Egidio Bonapace – perché gli enti che si sono seduti attorno allo stesso tavolo, insieme alla Provincia, si sono uniti, per la prima volta, per portare avanti una politica della montagna finalizzata a realizzare azioni che possano contribuire ad aumentare il grado di consapevolezza e di conoscenza delle persone che, a vario titolo, frequentano il nostro territorio alpino. In questo senso, l’Accademia, con l’organizzazione di corsi di formazione rivolti sia ai professionisti della montagna, sia agli appassionati, potrà dare il suo contributo”.

Lo stesso faranno le guide alpine del Trentino, così come ha confermato il presidente del Collegio delle Guide alpine, Martino Peterlongo che ha voluto sottolineare l’importanza di vivere la montagna in libertà, ma nello stesso tempo con responsabilità e buone pratiche. Attualmente il collegio conta 227 iscritti, di cui 186 Guide alpine e 41 Aspiranti guida, riunite in 13 tra Scuole di alpinismo e Gruppi guida, che operano su tutto il territorio provinciale, garantendo la loro presenza in ogni valle del Trentino.

Un ruolo fondamentale in questa iniziativa sarà svolto anche dai gestori dei 147 rifugi del Trentino, così come ha evidenziato il presidente dell’Associazione dei rifugi Ezio Alimonta, ricordando come i gestori da anni siano impegnati in una serie di iniziative finalizzate ad educare gli escursionisti. “Più che di regole, preferisco parlare di comportamenti” ha detto il presidente della Sat, Claudio Bassetti, richiamando anche lui il concetto di responsabilità e insistendo sull necessità dii fare maggiore formazione per chi frequenta la montagna.

“Dobbiamo lavorare tutti insieme per una fruizione consapevole del territorio, non solo per salvare le vita delle persone, ma anche per salvare la vita ambientale della montagna e quindi della flora e della fauna”. Così l’assessore al turismo Michele Dallapiccola ha concluso la conferenza stampa di presentazione, evidenziando come tutto parta dalla necessità di rispettare il territorio, mettendo in campo serietà, formazione ed il volontariato trentino che lavora con grande impegno. Dallapiccola si è quindi complimentato, a nome della Giunta provinciale, con tutti i rappresentati del mondo della montagna che si sono “accordati” per questa iniziativa e per lo straordinario ruolo di servizio sociale svolto in favore della comunità.

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