NordEst

Miss Italia, il gruppo ‘Via Nova’ contesta la passerella con “donne oggetto”

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"Nell’attuale panorama italiano di crisi socio-politico-economica, caratterizzato da una new austerity ha fatto molto parlare l’iniziativa per la candidatura al concorso di Miss Italia a Riva del Garda. Anche localmente da alcuni anni sono organizzate delle selezioni trentine, quest’estate sia a Mezzano e sia Fiera di Primiero per la finale di Salsomaggiore.

La riflessione che sorge spontanea è quella di chiedersi se il marketing dell’evento sia da considerarsi iniziativa culturale da finanziare con soldi pubblici.

Il disvalore di manifestazioni di questo tipo, dove valori emergenti sono quelli dell’immagine e dell’esteriorità, potrebbero accentuare la tendenza attuale di strumentalizzazione e mercificazione del corpo femminile,che è già abbastanza presente nella nostra cultura retrogada, anziché la valorizzazione delle persone per loro capacità e competenze.

Autorevoli riflessioni filosofiche sottolineano come la realtà italiana sia in netta involuzione rispetto la condizione delle donne, vedi cronaca nera quotidiana di violenza non solo fisica ma anche di pensiero “maschilista” e di regressione della condizione femminile.

Non basta che le donne siano in svantaggio in ambito lavorativo (occupazione, carriera, conciliazione lavoro famiglia……) se consideriamo quanto sia difficile per le stesse poter esprimere al meglio le loro potenzialità in una fase economica così critica. Si aggiunga inoltre la scarsa possibilità di rappresentatività nella politica italiana (vedi quote rosa, necessarie data la nostra miopia ).

Ci si chiede dunque se il denaro pubblico dovrebbe invece finanziare e sostenere quelle iniziative culturalmente accettabili, come proposto dalle consigliere provinciali Ferrari e Cogo, quali progetti imprenditoriali(vedi aiuti all’imprenditoria femminile) o culturali di attrattiva turistica promosse dalle donne, in grado di portare innovazione ed evoluzione sociale.

La nostra riflessione vuole guardare lontano, verso un futuro nel quale i valori della persona, siano più forti del mero guadagno immediato, per tutelare una qualità di vita in cui il rispetto dell’essere e il merito delle persone siano più importanti dell’apparire.

Noi donne del gruppo "Via Nova’ ci appelliamo quindi alle Amministrazioni e alla politica valligiana e non solo, a non finanziare mai più nemmeno per un solo euro iniziative che vanno a svantaggio della figura femminile. La politca e l’uso responsabile dei soldi pubblici deve trovare concretezza in una effetiva condotta morale, in un responsabile servizio alla comunità a cui i cittadini guardino con rispetto e fiducia".

 

Gruppo donne Lista Via Nova
Primiero (Trento)

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