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Marmolada, venerdì 5 agosto è la giornata del ricordo: Giunta provinciale a Canazei

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Il presidente e la giunta provinciale del Trentino, rivolgono un pensiero alle vittime, ad un mese dalla tragedia

Canazei (Trento) – E’ un ricordo ancora molto vivo e doloroso, ad un mese esatto dalla catastrofe che sulla Marmolada ha spezzato 11 vite quello espresso dal presidente della Provincia, a nome di tutto l’esecutivo provinciale, ricordando in particolare chi ha perduto i propri cari.

Venerdì la Giunta provinciale di Trento ha scelto proprio Canazei per svolgere i propri lavori settimanali. E’ previsto un incontro con le autorità municipali, ma è atteso anche il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, un rappresentante della Regione Veneto, autorità locali e rappresentanti di vertice delle forze dell’ordine e del volontariato organizzato. Al termine, trasferimento al Passo Fedaia ai piedi del ghiacciaio per la benedizione dei luoghi.

 


In breve

Bolzano, bambino azzannato al volto da un cane. Il bimbo stava giocando quando il cane lo ha aggredito, mordendolo sulla guancia. L’animale era già stato segnalato come pericoloso dal servizio veterinario ed era già stato protagonista di episodi simili. Aperta un’inchiesta per lesioni gravissime.


A Palù del Fersina i carabinieri Borgo Valsugana hanno controllato una donna a bordo della propria autovettura stava rincasando: ritrovata eroina in casa. I militari avevano dei sospetti, nutriti dalle risposte vaghe e fuorvianti della donna. Alla fine dentro casa lei stessa ha consegnato ai carabinieri un sacchetto di cellophane con 39,7 grammi di eroina allo stato solido e spontaneamente ha ammesso l’intenzione di spacciarla ad alcuni tossicodipendenti di Pergine Valsugana. I carabinieri l’hanno arrestata e sequestrato lo stupefacente e un bilancino elettronico.


La spedizione finale di Messner. A quasi 78 anni, Messner sa di dover diradare i suoi impegni e mette già in conto che in questo tour vedrà molte città per l’ultima volta. Della sua generazione di alpinisti, la metà sono morti in montagna. Il re degli ottomila non nasconde i problemi che l’alpinismo ha creato alla sua salute.

 

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