NordEst

Le melodie del “Pever Montan” a Venezia

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Da Campo San Polo, Campo San Zaccaria, Campo San Geremia , a Campo Frari, contemporaneamente ad una cinquantina di gruppi di musica corale polifonica e popolare, hanno cantato, tra cielo e acqua marina, le melodie popolari della montagna e delle tradizioni contadine.

Molte le persone multicolori e multietniche, che nel transitare, si sono fermate, per ascoltare e cantare insieme, altre rallentando il passo esprimevano, piacevole sorpresa, altre alla vista del “logo primierotto” condividevano simpatia e conoscenza della nostra valle e delle nostre montagne. Vicoli e salite, tra campielli, ponti e calle, verso sera hanno condotto le coriste a Campo Santo Stefano vicino a Palazzo Grassi, meta finale della manifestazione. Il giovane M.o Giorgio Susana, con autorevole brio e passione a cori riuniti, accompagnati dagli ottoni, ha diretto i canti finali, musiche e testi importanti ed impegnativi. Il bis, d’obbligo “L’Inno nazionale”, si è levato maestoso sopra i tetti, magia intramontabile della musica .

Gli sguardi attenti sulle mani del Maestro, il cuore e la mente convergenti verso il cartello sollevato caparbiamente tra il gruppo di un coro emiliano,” l’Emilia risorgerà” .Si, l’Italia, noi italiani tutti, possiamo e dobbiamo risorgere. Gioia condivisione e speranza; tutto questo ha regalato Venezia, città del mondo, unica, da visitare, conoscere ed amare. Grazie all’Asac di Venezia, alla Federazione Cori trentina, per la bella e preziosa opportunità e grazie al canto.

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