La stagione dell’influenza è alle porte. Il direttore della pneumologia dell’ospedale di Feltre, Santa Maria del Prato, Franco Maria Zambotto, rivolge alcuni consigli per la prevenzione
NordEst – I virus dell’influenza causano malattie potenzialmente mortali nelle persone anziane già colpite da altre malattie e costituiscono una causa di assenza dal lavoro e dalla scuola per la popolazione sana.
I virus influenzali infettano le vie aree e si trasmettono attraverso goccioline di catarro e di saliva che vengono emesse parlando e tossendo. Anche le mani possono essere fonte di diffusione di virus perché vengono portate alla bocca in caso di tosse. Per questo motivo è raccomandato lavarsele spesso durante l’inverno.
I sintomi dell’influenza sono molto diversi tra loro e possono essere mal di testa, raffreddori, mal di gola, bronchite, dolori diffusi allo scheletro e ai muscoli.
Nei bambini si osservano frequentemente sintomi intestinali come vomito e diarrea. Nelle persone anziane si può avere un senso di stanchezza grande. Se non ci sono complicazioni e il malato non ha altre gravi malattie l’influenza è una malattia che guarisce spontaneamente.
La raccomandazione di vaccinarsi si inserisce nei programmi di salute pubblica per ottenere i seguenti scopi:
- ridurre la mortalità negli anziani con malattie;
- ridurre le complicazioni respiratorie nei bambini,
- ridurre l’assenza dal lavoro e dalla scuola delle persone sane.
La vaccinazione antinfluenzale non è obbligatoria ma è fortemente raccomandata perché in sua assenza il virus si diffonderebbe ampiamente tra la popolazione causando i danni che abbiamo elencato prima.
In parole povere, la vaccinazione è una misura di prudenza verso se stessi e la propria salute e un dovere civico verso gli altri.