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Inferno a Bologna, riaperta l’autostrada: è un camionista vicentino la vittima, oltre 100 i feriti

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Dopo il devastante incidente stradale a Bologna, è stato riaperto con uno scambio di carreggiata il raccordo dove è parzialmente crollato un ponte autostradale

NordEst – L’unica vittima dell’infernale incidente accaduto attorno alle 14 di lunedì alle porte di Bologna, sul raccordo autostradale che collega l’A1 e l’A14 all’altezza di Borgo Panigale, è vicentina: Andrea Anzolin di Agugliaro, 42 anni, dipendente della “Loro Fratelli” Spa di Lonigo, azienda che produce e commercia carburante. Sposato senza figli il camionista stava rientrando in azienda dopo avere fatto un carico di gpl a Livorno.

Era considerato un conducente esperto, con alle spalle un decennio di guida di camion, precedentemente in una ditta di trasporti a Noventa Vicentina. Il corpo carbonizzato di Andrea Anzolin è stato recuperato dai soccorritori ad una quarantina di metri dal cratere provocato dall’esplosione.

Ignote le cause del tamponamento dell’autocisterna su un tir che la precedeva: un malore, una distrazione di Anzolin o un guasto tecnico.

Le indagini in corso

La procura ha deciso di non fare sequestri, proprio per consentire il ripristino della circolazione. Secondo il procuratore Amato, potrebbe esserci stato ‘forse un momento di distrazione o un colpo di sonno, ma è presto per dirlo con certezza‘. E’ stata identificata intanto l’unica vittima, l’autista dell’autocisterna da molti anni guidava mezzi che trasportano materiale infiammabile. E’ di 145 feriti il bilancio definitivo dell’incidente, quattro sono gravi ma non in pericolo. 

“In merito all’intervento di ricostruzione, Autostrade per l’Italia sta verificando presso i principali produttori nazionali ed europei la disponibilità in pronta consegna di 12 travi con interasse appoggi di 24,65 metri e con altezza di metri 1,10. Tale eventuale disponibilità consentirebbe di ridurre in modo significativo i tempi della ricostruzione, altrimenti stimabili in non meno di 5 mesi”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli nell’informativa in Senato sull’incidente di Bologna. Per evitare altri incidenti come quello di Bologna bisogna “alleggerire il traffico merci su gomma” e “dotare i tir di tecnologie” per ridurre al minimo il rischio di errore umano”.

Toninelli annuncia di voler “incentivare l’installazione sui mezzi che trasportano merci pericolose – che superano le 35mila unità secondo i dati in nostro possesso – di presidi di guida assistita” come dispositivi anticollisione, frenata automatica,controllo predittivo della velocità, per evitare che rischino “ogni momento di trasformarsi in ordigni ambulanti”.

Visita del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte all’ospedale Bufalini di Cesena dove ha incontrato due delle persone rimaste ustionate nell’esplosione. Il Presidente del Consiglio si è intrattenuto un quarto d’ora all’interno del reparto grandi ustionati della struttura Romagnola dove da lunedì sono ricoverati un poliziotto trentunenne originario della provincia di Lecce e un giovane bulgaro di 17 anni rimasti coinvolti nell’esplosione. Le condizioni dei due ricoverati sono stabili, entrambi non sono in pericolo di vita nonostante le ustioni di secondo grado siano considerate profonde.

“Quel che bisogna fare sempre è vigilare sugli standard di sicurezza: vale per il trasporto su strada, ferroviario, a tutti i i livelli”, ha detto Conte che, a Bologna, ha visitato i feriti dell’incidente e sorvolato, in elicottero, il luogo dove è crollato il ponte sull’autostrada. “Bisogna vigilare – ha aggiunto – non mi sembra ci siano smagliature nella legislazione attuale, si può discutere se estendere l’articolo 10 del codice della strada anche al trasporto di sostanze pericolose”.

La cronaca del tragico schianto

Esplode un camion in tangenziale a Bologna e scoppia l’inferno (VIDEO). La forte esplosione – che ha provocato una vittima accertata – è stata causata, con ogni probabilità, da un tamponamento multiplo con conseguente incendio da parte del mezzo che trasportava materiale infiammabile, dando origine a un violento incendio, seguito da altre esplosioni. La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti.

Tutto è accaduto intorno alle 14 alla periferia del capoluogo felsineo, all’altezza del km 4.800, direzione Sud del Raccordo Autostradale Bologna-Casalecchio, nel quartiere di Borgo Panigale: l’incidente e la successiva esplosione hanno provocato anche 84 feriti, di cui tre in gravi condizioni. Crollata inoltre buona parte del ponte dell’autostrada del raccordo di Casalecchio A1-A14, che sovrasta la via Emilia a Borgo Panigale (VIDEO).

IL CROLLO – L’esplosione ha infatti determinato il crollo della soletta del tratto sovrappassante via Elio Bragaglia ma non ha coinvolto direttamente la via Emilia, che dista circa 100 metri, chiusa per consentire i soccorsi e le verifiche ai fabbricati investiti dai detriti. Ispezioni da parte degli ingegneri di Autostrade per l’Italia dovranno valutare i danni causati ai tratti autostradali e stradali adiacenti al crollo e, conseguentemente, la loro transitabilità.

Intanto, si cerca di capire se ci sono altre vittime ancora non individuate. A confermare invece le cifre dei feriti, tra cui anche una decina di carabinieri e due agenti della stradale, è l’Ausl del capoluogo emiliano: 55 pazienti sono stati trasportati all’ospedale Maggiore di Bologna con ustioni dal primo al terzo grado (di questi, 15 feriti sono stati poi portati al Policlinico Sant’Orsola e due al Rizzoli). Dieci pazienti hanno riportato ferite lievi e sono stati medicati all’ospedale di Bazzano. Ma sale il numero dei feriti gravi: ai due ricoverati a Parma e Cesena se n’è aggiunto un terzo portato nel nosocomio romagnolo.

L’INCIDENTE – All’origine dell’inferno di fiamme, quindi, l’incidente fra un camion cisterna che trasportava liquido infiammabile e un altro automezzo; dopo l’esplosione hanno preso fuoco anche le vetture di alcune concessionarie vicine, che sono poi andate distrutte. La dinamica esatta è comunque ancora al vaglio degli inquirenti.

L’INCENDIO – Sul posto immediato l’arrivo di ambulanze e Vigili del Fuoco che sono riusciti a domare il rogo dopo diverse ore, ostacolati dalla morsa del caldo. La colonna di fumo è rimasta visibile da quasi tutta la città.

IL SINDACO – A causa dell’incidente, “per agevolare i mezzi di soccorso vi invitiamo a usare i mezzi di trasporto in zona Borgo Panigale solo se strettamente necessario” è l’appello lanciato via Facebook dal Comune di Bologna ai cittadini.

TONINELLI – “Stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi di quanto accaduto nel bolognese e nel foggiano” scrive in un tweet il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli. “Massima vicinanza ai familiari delle vittime e ai feriti. Approfondiremo le cause degli incidenti e interverremo, laddove possibile, per evitare che simili tragedie capitino di nuovo”.

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