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Inaugurato meravigliedivenezia.it, il primo museo virtuale dei tesori San Marco e della Serenissima

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Fanno parte del progetto quasi 400 oggetti virtuali di cui 237 anche in 3D, 8 tour virtuali, 14 video, un sito web in 10 lingue

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Venezia – Taglio del nastro digitale per Meravigliedivenezia.it, il primo museo virtuale dei tesori dell’area di San Marco, presentato oggi a Venezia. Un imponente intervento di valorizzazione digitale, reso evidente dai numeri: 750mila file, oltre 20mila foto ad alta risoluzione, quasi 400 oggetti virtuali di cui 237 anche in 3D, 8 tour virtuali, 14 video, un sito web in 10 lingue tra cui cinese, giapponese e russo per visitare sempre, dovunque e gratuitamente da pc, tablet e smartphone alcuni luoghi simbolo della Serenissima, come il Tesoro della Basilica di San Marco, lo Statuario Pubblico della Serenissima, la Tribuna di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa, il cortile di Palazzo Ducale e Piazza San Marco con le sue sculture, fra le quali il gruppo dei Tetrarchi, il “Todaro” (San Teodoro) e il Leone.

Questo, in sintesi, è il progetto “Meraviglie di Venezia: tesori sacri e profani nell’area di San Marco”, per far conoscere in dettaglio grazie alla digitalizzazione quasi 400 opere dall’importante valenza storico-culturale. Un numero così cospicuo da costituire un record negli interventi di valorizzazione digitale del patrimonio culturale in Europa, tanto che ieri “Meraviglie di Venezia” è stato insignito del “Premio per il patrimonio culturale dell’Unione europea/Europa Nostra Awards” per la sezione relativa alla digitalizzazione della categoria “Ricerca e digitalizzazione”.

I beni al centro dell’intervento fanno capo a Procuratoria di San Marco, Polo Museale del Veneto – Museo Archeologico Nazionale di Venezia e Museo di Palazzo Grimani, Biblioteca Nazionale Marciana, enti con cui la Regione del Veneto ha sottoscritto apposite convenzioni.

Considerando il grande appeal che un prodotto di questo tipo può avere sul pubblico mondiale, il sito web meravigliedivenezia.it può supportare fino a un milione di accessi in contemporanea. La digitalizzazione dei beni unisce l’assoluto rigore scientifico a una presentazione chiara, intuitiva e adatta ad attrarre anche il pubblico internazionale e più giovane.

Tra i protagonisti di “Meraviglie di Venezia”, il Leone, simbolo per antonomasia dell’antica Serenissima, posto sulla colonna di piazzetta San Marco. La multimedialità in questo caso ha permesso di evidenziarne in modo accattivante origine ed evoluzione iconografica. È accreditata l’ipotesi che in origine il Leone fosse un’antica chimera proveniente da Costantinopoli o dal Levante, modificata nel Medioevo con simboli agiografici marciani e sottoposta nel tempo a più d’un restauro. La completa ricostruzione 3D ha permesso di distinguere le diverse modifiche succedutesi nei secoli anche attraverso un gioco interattivo didattico. Due i “musei ritrovati”: la Tribuna di Palazzo Grimani e lo Statuario Pubblico della Serenissima attraverso la ricostruzione 3D tramite laser scanner sono stati ripopolati con tutti i beni delle collezioni, così come si presentavano originariamente.

Fino al 31 maggio 2015 cittadini, turisti e appassionati di Venezia possono partecipare alla “Public Choice Award” lanciata da Europa Nostra votando “Wonders of Venice” (Meraviglie di Venezia).

www.europanostra.org/public-choice-award/.

“Meraviglie di Venezia”, realizzato su proposta progettuale della Regione del Veneto nell’ambito di “Shared Culture – Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso” di cui l’ente regionale è partner, è stato finanziato dal Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 per 276.000 euro.

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