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Immigrazione: il Veneto dice “No alle caserme-ghetto. Già bocciate in precedenza da nostre task force sanitarie”

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Il ghetto è quanto di peggio si possa ipotizzare, anche per la dignità dei migranti

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 Venezia – “Ogni volta che non sanno a quale- Santo votarsi per uscire dal caos governativo, rispunta la storia delle Caserme come strutture per ospitare i profughi. Ogni volta, anche questa volta, dico no alla creazione di ghetti insalubri e impattanti sulle comunità locali. Si smetta di cercare rattoppi che sono peggio del buco e Renzi affronti seriamente la questione andando dai suoi amici dell’Europa a convincerli di prendersene un po’, ognuno per quota parte. Nel frattempo non c’è altra soluzione che bloccare i barconi gestiti dai terroristi dell’Isis in Libia, perchè questa non è più una migrazione ma un atto apertamente ostile all’Italia e all’Europa, e sospendere Schengen”.

Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia interviene sul sempre più complesso problema degli arrivi dei profughi dal Nordafrica in Italia e in Veneto, che sta determinando confusione e polemiche.

“Con le caserme in Veneto – ricorda Zaia – ci hanno già provato, con il risultato che nessuna di quelle ipotizzate era risultata ragionevolmente utilizzabile. Il ghetto è quanto di peggio si possa ipotizzare, anche per la dignità dei migranti. Faccio anche presente agli smemorati che in Veneto esiste un Protocollo Sanitario specifico di prevenzione dalla diffusione di malattie che prevede anche che nostre task force sanitarie si rechino nei luoghi indicati come centri di accoglienza per verificarne la salubrità e la rispondenza a criteri minimi di vivibilità Invito quindi il Governo e i Prefetti di informarci con debito preavviso delle ipotesi sul tappeto, dove invieremo i nostri sanitari a controllare. Questo per il bene dei migranti eventualmente malati e per la tranquillità delle popolazioni locali eventualmente coinvolte”.

“Basta con le improvvisazioni – conclude Zaia – perché non c’è nulla di peggio delle cose fatte a casaccio, come sta succedendo da mesi e mesi, con il risultato che una migrazione sta diventando un’invasione che ha oramai “disperso” sui territori decine di migliaia di fantasmi che non si sa chi siano, da dove vengano, cosa facciano, se stiano soffrendo o siano entrati nei giri viscidi della malavita, o peggio”.

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