Sono tre i Ministri veneti che faranno parte del Governo Berlusconi. Luca Zaia alle Politiche agricole, come annunciato da Umberto Bossi, Maurizio Sacconi al Welfare che riallaccia il filo dopo un mandato come sottosegretario
alle Politiche sociali,al Lavoro e una collaborazione stretta con Marco Biagi.
Renato Brunetta sarà il responsabile per la Funzione pubblica e l'innovazione,con il professore ed economista lagunare che da tempo si riteneva parte della squadra,ma è rimasto in sospeso fino all'ultimo minuto.
Un posto alla Lega e due a Forza Italia:due trevigiani e un veneziano per presidiare il Nordest. Questo il bottino veneto nell'esecutivo di Silvio Berlusconi che nell'incontro dei giorni scorsi con il governatore Giancarlo Galan, aveva assicurato per il Veneto una rappresentanza forte.
Lo scorso 21 aprile ad Arcore, si erano già anticipati i nomi di Brunetta e Sacconi. Il più giovane dei tre veneti è il 40enne Luca Zaia, ex presidente della Provincia di Treviso per due mandati (dal 1998 a 2005) e attuale vicepresidente del Veneto. Secondo Zaia oggi il Veneto è una regione troppo bistrattata.
Sposato e laureato in scienze della produzione animale,come assessore regionale
si è occupato di Turismo. Maurizio Sacconi, classe 1950, con un passato da socialista e primo presidente nazionale di Legambiente,è invece il ministro veneto
con maggior esperienza politica. In Parlamento da quando aveva 29 anni. La sua priorità sono interventi fiscali per migliorare i salari.
Fra gli uomini di fiducia di Berlusconi,anche il professore ed economista
Renato Brunetta, da trent'anni tra i più brillanti esperti di politica economica.
Veneziano doc, anche lui classe 1950, è stato anche candidato alla poltrona di sindaco della città lagunare. Brunetta intende lavorare fin da subito per privatizzare l'Amministrazione statale.
