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Sat Trentino: ecco la guida ai bivacchi e rifugi

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Dai 611 metri del Bindesi, appena sopra Trento, ai 3535 del Vioz, nel cuore del parco dello Stelvio


Trento – Presentata la nuova “Guida ai Rifugi e Bivacchi SAT 2023”, pubblicata a cura della SAT, per descrivere nel dettaglio accessi, traversate, cenni storico-ambientali e contatti utili per ogni rifugio e bivacco gestito dalla SAT. Stampata in edizione limitata, è possibile acquistarla presso gli uffici della SAT Centrale in via Manci a Trento, negli orari d’ufficio; o chiederla alla Sezione SAT di riferimento.

“La guida, pratica e tascabile, nasce dalla volontà della Commissione rifugi di aggiornare il numero speciale del Bollettino 2012, dedicato ai rifugi e bivacchi SAT. – spiega Anna Facchini – e ha l’ambizione di diventare punto di riferimento aggiornato da portare con sé durante le proprie escursioni tra le montagne trentine. L’obiettivo d’ora in poi è stampare la guida ogni anno mantenendola aggiornata in informazioni, foto e quant’altro può risultare utile al frequentatore della montagna”.

Oltre alla mappatura aggiornata di rifugi (35) e bivacchi (15) all’interno della Guida trovano spazio anche alcune pagine dedicate a tematiche importanti per la SAT come il punto salute, il problema dell’acqua, il tema della prudenza in montagna con “cosa mettere nello zaino” e una pagina – scritta in collaborazione con il Soccorso Alpino Trentino – su come comportarsi “in caso di soccorso”.

“In questa guida – è intervenuta Iole Manica – si è scelto di presentare i rifugi divisi per gruppi montuosi, partendo da est (dall’alto verso il basso) per poi proseguire a ovest (dal basso verso all’alto). Ogni gruppo è contraddistinto da un colore. Oltre ai rifugi sono riportati anche i bivacchi, strutture gestite dalla SAT Centrale ma che non sono presidiate in alcun modo, non hanno quindi un gestore né altri che stanno permanentemente lì. È inoltre riportato il Centro Glaciologico “Julius Payer”, a 10 minuti a piedi dal rifugio Mandron, importante centro studi non solo per il parco Adamello Brenta ma per il Trentino e tutto l’arco alpino in generale. Questa estate verrà rinnovato nei suoi allestimenti interni grazie al lavoro della Commissione glaciologica SAT”.

 


Alcuni numeri della Guida

  • NUMERO DI RIFUGI: 35
  • NUMERO DI BIVACCHI :15
  • QUANTI GESTITI DA DONNE: 6. Di cui da poco dati a nuova gestione femminile il Pernici e il Don Zio. Le donne però che lavorano nei rifugi sono molte di più, non si parla solo degli aiuti stagionali, ma di mogli, sorelle e madri tra i pilastri fondamentali.
  • IL PIU’ “VECCHIO”: Il Tosa nelle Dolomiti di Brenta, costruito nel 1881, è il primo rifugio costruito dalla SAT
  • IL PIU’ “GIOVANE”: Il Rifugio alpino Velo della Madonna, inaugurato ex-novo nel 1980
  • IL PIU’ ALTO: Rifugio alpino Viòz “Mantova” 3535m, il più alto delle alpi orientali
  • IL PIU’ BASSO: Rifugio escursionistico Bindesi “Pino Prati” 611m
  • QUELLI CHE SI RAGGIUNGONO A PIEDI E IN AUTO: i rifugi sono tutti raggiungibili a piedi, alcuni con un primo tratto tramite utilizzo di funivia e/o jeep. Mentre quelli raggiungibili effettivamente in auto sono pochi: Bindesi, San Pietro, Paludei dove si fanno giusto 10 minuti di camminata.

Cosa metto nello zaino

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