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Governo Conte bis, via libera anche dal Senato

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I voti favorevoli sono stati 169, 133 i no e 5 astenuti. ll premier: ‘Iniziamo dai lavoratori poi taglio tasse imprese’. Il leader della Lega aveva attaccato: ‘Con nuova legge elettorale vogliono garantire inciucio a vita’. ‘A disposizione del ministro degli Interni, non cancelli dl sicurezza’. Tensione e seduta sospesa dopo che la deputata leghista Lucia Borgonzoni aveva messo in mostra una maglia con la scritta: ‘Parliamo di Bibbiano’. L’intervento della Segre nel giorno del suo compleanno: ‘Voto sì alla fiducia’

Roma (Adnkronos) – Il governo Conte bis ha ottenuto la fiducia. I voti favorevoli al Senato sono stati 169, contrari 133 e cinque gli astenuti. Presenti 308, votanti 307. Il primo obiettivo dell’esecutivo è ”governare”, taglia corto il premier che, lasciando Palazzo Madama, parla di “un nuovo inizio per l’Italia” e sui tempi dei “sottosegretari” assicura che si faranno “il prima possibile”.

Andrà a Bruxelles?, gli chiedono.”Sì’, replica Conte, lasciando a passo svelto il Senato. Si parte da lì per la manovra economica?, chiedono i cronisti. ”La manovra si fa in Italia”, rivendica il premier.

Il pallottoliere del Senato a cose fatte ha fugato i timori della vigilia sui voti che la maggioranza M5S-Pd-Leu avrebbe ottenuto in più rispetto alla quota di 161 voti di maggioranza assoluta: tra i 169 voti a favore, due senatori del Maie, Merlo e Cario. I 133 no comprendono l’ex M5S Martelli. I 5 astenuti sono i tre annunciati delle Autonomie più Paragone, M5S, e Richetti, Pd.

E’ venuto a mancare il voto di Saverio De Bonis (Misto) e Alfonso Ciampolillo (M5S), critico verso la maggioranza. Entrambi alla fine sono risultati assenti. Assenze, oltre che del senatore a vita Renzo Piano, anche in Fi: Massimo Vittorio Berruti, Donatella Conzatti, Gabriella Giammanco, Fiammetta Modena, Laura Stabile.

Al lavoro con coraggio e determinazione” dice il premier, sottolineando come si aprirà “una stagione riformatrice di rilancio e speranza”. La “costituzione e il rispetto delle istituzioni” saranno “la nostra bussola” e “gli interessi degli italiani il nostro obiettivo”.

Il voto al Senato

Il voto alla Camera

Un programma di cui, ha assicurato, “sarò il garante e il primo responsabile”. Il premier ha iniziato il suo discorso rivolgendo un saluto al Capo dello Stato, accompagno da un applauso corale dell’Aula di Montecitorio dedicato a Sergio Mattarella.

Seduto tra il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio, Conte ha sottolineato che “il programma non è l’elencazione di proposte eterogenee che si sovrappongono, né la sommatoria delle diverse posizioni politiche che sostengono questa iniziativa. E’, al contrario, una sintesi programmatica che disegna l’Italia del futuro, un progetto di governo del Paese fortemente collocato sul piano politico”. Quindi ha ribadito che il governo M5S-Pd è il “progetto per il futuro dell’Italia”.

E’ un progetto politico di ampia portata, anche culturale. Vogliamo volgerci alle spalle il frastuono dei proclami inutili e delle dichiarazioni bellicose e roboanti” ha spiegato ancora il premier. “Io e tutti i miei ministri prendiamo il solenne impegno, oggi davanti a voi, a curare le parole, ad adoperare un lessico più consono e più rispettoso delle persone, della diversità delle idee. Ci impegniamo a essere pazienti anche nel linguaggio, misurandolo sull’esigenza della comprensione. La lingua del governo sarà una lingua ‘mite’, perché siamo consapevoli che la forza della nostra azione non si misurerà con l’arroganza delle nostre parole”, ha sottolineato.

“I cittadini ci guardano, ci ascoltano, attendono da noi una parola e un’azione all’altezza della funzione alla quale siamo chiamati – ho osservato Conte -. Si attendono da noi consapevolezza del ruolo e anche un supplemento di umanità. Non possiamo deludere le loro aspettative”.

“Questo progetto politico – ha rimarcato – segna l’inizio di una nuova, risolutiva stagione riformatrice. Come più volte hanno sollecitato le stesse forze di maggioranza, è un progetto che presenta forti caratteristiche di novità”. “Nuovo -ha aggiunto- nella sua impostazione, nuovo nell’impianto progettuale, nuovo nella determinazione a invertire gli indirizzi meno efficaci delle azioni pregresse; nuovo nelle modalità di elaborazione delle soluzioni ai bisogni dei cittadini, alle urgenze che assillano la società; nuovo nel suo sforzo di affrontare con la massima rapidità le questioni più sensibili e critiche”.

“Nello stesso tempo, questo progetto – per quanto ben avanzato sul terreno dei contenuti – ambisce a recuperare, con umiltà e contando sull’aiuto di tutti, un metodo di condotta politica che valorizzi, traendo ispirazione dal passato, equilibrio e misura, sobrietà e rigore, affinché i nostri cittadini – ha proseguito – possano guardarci con rinnovata fiducia, quella fiducia nelle istituzioni che è il presupposto imprescindibile affinché l’azione di governo e, più in generale, le iniziative di tutti i pubblici poteri, possano rivelarsi realmente efficaci”.

Conte ha poi citato l’ex presidente della Repubblica Giuseppe Saragat: “Faccio mie le parole pronunciate da Saragat nella seduta inaugurale dell’Assemblea costituente: ‘Fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano. Ricordatevi che la democrazia non è soltanto un rapporto fra maggioranza e minoranza, non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello sovrano della Nazione, ma è soprattutto un problema di rapporti fra uomo e uomo.

Dove questi rapporti sono umani, la democrazia esiste; dove sono inumani, essa non è che la maschera di una nuova tirannide’. “Lavoriamo dunque, insieme, ogni giorno – nelle aule parlamentari, nelle commissioni, nel governo – per promuovere una democrazia autenticamente ‘umana”’.

 

 

 

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