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Festa della Liberazione a Feltre, cerimonie ufficiali e Voci fuori dal coro

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Due modi per ricordare il 25 aprile, a Feltre, in nome della parola ‘libertà’

di Liliana Cerqueni

Feltre (Belluno) – Davanti alla cittadinanza, nei pressi del Monumento ai Caduti, il Sindaco Paolo Perenzin, ha ricordato il significato della parola e il sacrificio costato per ottenere la condizione di nazione libera attraverso pagine di Storia importanti, indelebili.

Nello spazio popolare del mercato, nelle stesse ore della mattinata, un nutrito gruppo di giovani suonava e cantava canzoni che evocano lo stesso concetto: l’importanza di essere liberi da preconcetti, false strutture ideologiche, condizionamenti che inducono a comportamenti e scelte ingiuste.

Un happening che è sfociato in un vero e proprio spettacolo per chi si trovava a passare. Qualche chitarra, qualche strumento a percussione, tante voci forti ed entusiaste ed ecco che il 25 aprile si trasforma in un piccolo evento che consente di dire la propria con la musica, la simpatia, il sano coinvolgimento.

Un momento per parlare di decoro urbano lontano dalle speculazioni, come recitano i volantini offerti a chi passava e si fermava, di sicurezza intesa come ‘vita degna di essere vissuta’, profughi e campi di accoglienza. Tematiche impegnative, pregne di significato perché ci toccano da vicino e segnano pesantemente l’attualità.

A volte basta un piccolo totem di cartoni dipinti velocemente e senza tante velleità artistiche per ricordarcele e dedicare loro qualche minuto staccandoci dall’indifferenza.

Anche questo è 25 aprile…

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