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Droga: spaccio nell’Alto Garda, arresti e denunce

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Operazione conclusa dalla polizia di Riva del Garda

Trento – Sgominata dalla polizia di Riva del Garda una banda specializzata nel traffico di droga tra Riva, Arco, e Rovereto. L’operazione, denominata “Canale 12”, ha portato all’esecuzione di 4 misure cautelari in carcere e di 8 denunce nei confronti di cittadini marocchini. Sequestrati centinaia di grammi di cocaina, hashish e accertati circa 500 episodi di spaccio al dettaglio.

L’indagine, avviata nel maggio di quest’ anno, ha condotto gli investigatori, dopo alcuni sequestri di sostanze stupefacenti avvenute nei confronti di diversi tossicodipendenti, a comprendere come sulle piazze di Riva, Arco e Rovereto gli spacciatori al dettaglio nordafricani si rifornissero attraverso una capillare organizzazione criminale, composta da connazionali già inseriti in un contesto lavorativo e conoscitori della realtà dell’Alto Garda.

I trafficanti, per destare meno attenzione da parte dei poliziotti che durante e dopo il lockdown avevano notevolmente aumentato i controlli, utilizzavano le proprie abitazioni per consegnare la merce. L’acquisto della droga da dividere tra i vari soci – secondo l’accusa – avveniva quasi sempre fuori regione; e quando non riuscivano, perché i controlli della polizia erano più intensi, i presunti spacciatori facevano arrivare lo stupefacente direttamente dalla piazza di Trento.

In breve

Casa distrutta e una scuola evacuata in seguito ad un incendio a Verla di Giovo. In fiamme il tetto di una casa, un’abitazione privata. Ignote le cause che hanno scatenato il rogo. Il fumo, però, ha invaso i locali di una scuola elementare in zona. I vigili del fuoco hanno scelto di far uscire i bambini, che sono stati evacuati rapidamente. Sul posto sono arrivati anche gli agenti della Polizia Locale. Ad essere danneggaiata una sola abitazione. I proprietari, marito e moglie, sono usciti di casa da soli, senza alcuna ferita.

Si è concluso verso le 20.15 di lunedì sera un intervento per il recupero di un escursionista del 1964 residente a Crotone che aveva perso l’orientamento sulla Vigolana. L’uomo era uscito da solo per un’escursione ma, a causa della neve abbondante presente in quota, aveva perso la traccia del sentiero. Dopo aver proseguito il suo cammino nel tentativo di ritrovare il sentiero e di raggiungere il Becco di Filadonna, non riuscendo ad orientarsi e con l’arrivo del buio, ha preferito chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 19.45. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero che in pochi minuti era in volo sulla Vigolana. Grazie all’utilizzo dei visori notturni in dotazione al pilota, al Tecnico di volo e al Tecnico di Elisoccorso e alla luce del cellulare appositamente accesa dall’escursionista, è stato possibile individuare l’uomo in breve tempo. Si trovava poco sotto il bivacco della Madonnina a una quota di circa 1.800 m.s.l.m. in mezzo a un manto di neve. Il Tecnico di Elisoccorso è stato verricellato sul posto per effettuare il recupero. L’escursionista è stato quindi elitrasportato a valle in sicurezza, senza il bisogno del ricovero in ospedale.

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