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Dolomiti, nuova vita per i bivacchi “Fiamme Gialle”, “Renato Reali” e “Aldo Moro”: scarica il bando online

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La Guardia di Finanza ha avviato un concorso che consegnerà al vincitore la progettazione delle tre strutture in quota. Scarica il bando completo


Dolomiti – La SAT ha anticipato tutti con la ristrutturazione del Rifugio T. Pedrotti alla Tosa nel Comune di San Lorenzo Dorsino in provincia di Trento. Un vero e proprio bando di concorso pensato e messo in atto attraverso una procedura di progettazione intesa come occasione di confronto di idee e di esperienze, di apertura a nuovi fermenti culturali, a innovazioni tecniche e tecnologiche. Si prosegue con altri tre importanti progetti tra le Dolomiti e il Lagorai.

L’obiettivo è quello di creare nuove strutture in quota, che non stravolgano le funzioni contenute nella sua definizione, cioè di rifugio di emergenza e occasionale, che rispetti le normative attuali, in un corretto inserimento ambientale, privilegiando sistemi di costruzione sostenibili, contenendo i costi per la realizzazione e per la manutenzione nel tempo. I progettisti potranno presentare la propria candidatura al concorso sul portale: www.concorrimi.it

La storia dei tre bivacchi

Il bivacco “Fiamme Gialle”: nell’agosto del 1967, la Fondazione “Camillo Berti”, su interessamento dell’allora Maggiore Carlo Valentino, Presidente della Sezione C.A.I. “Fiamme Gialle”, concedeva gratuitamente un bivacco da 9 posti. Questo veniva collocato sulla spalla Sud del Cimon della Pala, nel Gruppo delle Pale di San Martino, a quota 3005 s.l.m. Esso fu denominato bivacco “Fiamme Gialle” e venne inaugurato domenica 14 luglio 1968, con la presenza del Generale Zadra, Comandante di Zona di Venezia, di numerose autorità militari, civili e religiose e con un’importante presenza delle Sezioni C.A.I. e S.A.T. (Società Alpinistica Tridentina). Nell’occasione erano presenti alla cerimonia tre Compagnie Allievi, un plotone della Compagnia Corsi di Specializzazione e la Fanfara della Scuola Alpina.


Il bivacco “Renato Reali”: venne inaugurato il 19 luglio 1970. Trattasi di una struttura fissa da n. 6 posti letto. Anche in questo caso la struttura venne offerta dalla “Fondazione Berti” e fu trasportata interamente a spalla dai militari della Scuola Alpina ed approntato in località Forcella Marmor a quota 2650 s.l.m., in territorio del Comune di Taibon Agordino (BL). La forcella è ubicata nell’area centrale del Gruppo delle Pale di San Martino, al confine tra il Trentino Alto Adige ed il Veneto. Il bivacco di tipo “Dolomiti orientali” fu dedicato all’Istruttore della Scuola Alpina Renato Reali, caduto il 2 settembre del 1968 sulla “Via Bonatti – Ghigo” del Gran Capucin, nel Gruppo del Monte Bianco. Nel 1995 il bivacco fisso venne spostato di alcune centinaia di metri, ricadendo nel Comune di Tonadico (TN) – ora Comune di Primiero San Martino di Castrozza -, per ovviare a delle problematiche verificatesi nella posizione originaria. Lo spostamento venne effettuato dalla Sezione C.A.I. Fiamme Gialle in collaborazione con il IV Corpo d’Armata Alpino di Bolzano, con l’ausilio di un elicottero. In occasione del 50° anniversario della morte del Fin. Renato Reali, venne svolta una commemorazione solenne con la posa di una targa alla memoria.


Il bivacco “Aldo Moro”: nel 1980, la Sezione C.A.I. Fiamme Gialle fu parte attiva diun Comitato promotore che realizzò un nuovo bivacco posto sul Coston dei Slavaci,sulla catena del Lagorai a quota 2600 s.l.m., intitolato al nome dell’insigne statista. Aldo Moro, che era solito soggiornare presso la propria abitazione a Predazzo (TN), località Bellamonte. Fu proprio un Comitato, composto da diversi Enti territoriali (P.A.T., Comune di Predazzo, Comunità di Fiemme, C.A.I., Ass. Tutela di Bellamonte, Collegio Guide Alpine e Scuola Alpina) a volere la realizzazione di questa struttura. In particolare i finanzieri contribuirono al montaggio del bivacco Aldo Moro; il trasporto fu effettuato con l’elicottero della Provincia Autonoma di Trento e la gestione, come per i precedenti due bivacchi, fu assunta dalla Sezione C.A.I. Fiamme Gialle.


Gli Enti sostenitori

Una buona parte delle spese concorsuali, premi da attribuire a vincitori del concorso e parte degli oneri di gestione, saranno sostenuti da Enti territoriali, in particolare dal Comune di Primiero San Martino di Castrozza, dal Comune di Predazzo, dalla Magnifica Comunità di Fiemme, dal B.I.M. Adige e dal B.I.M. Brenta.

La fase realizzativa dei nuovi bivacchi e la rimozione degli esistenti verrà finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento con gli strumenti normativi vigenti e da altri Enti del Territorio. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Società Alpinisti Tridentini, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trento, della Fondazione Dolomiti UNESCO e di Trentino Marketing.

 

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One Reply to “Dolomiti, nuova vita per i bivacchi “Fiamme Gialle”, “Renato Reali” e “Aldo Moro”: scarica il bando online

  1. Mi auguro che i progetti siano pensati al fine di utilizzare materiali moderni per ottenere un confort ottimo, considerando che si tratta pur sempre di un bivacco, ma che l’aspetto architettonico non sia uno “stupro” alla montagna (come sta accadendo, purtroppo, nel fondovalle) ma che appartenga alla cultura tradizionale delle zone alpine
    Paolo

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