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Disinnescata bomba ritrovata sulle Dolomiti

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Le operazioni a Sesto Pusteria si sono concluse alle ore 11.50

Immagini di Repertorio

Bolzano – Una bomba risalente alla Grande Guerra è stata trovata ai piedi della Croda Rossa (2.965 m), nelle Dolomiti di Sesto Pusteria, ed è stata disinnescata in mattinata. Le operazioni di disinnesco del ordigno rinvenuto in un ghiaione ai piedi della montagna sono iniziate alle ore 9.

Il residuo bellico é stato trasportato in zona sicura ed è stato fatto brillare dagli artificieri dell’Esercito appartenenti al 2/o Reggimento alpino guastatori di Trento coadiuvati dal Centro tecnico logistico interforze di Civitavecchia.

Le operazioni sono state coordinate dal Centro operativo allestito nella caserma dei vigili del fuoco di Sesto Pusteria. Presenti erano anche rappresentanti del Commissariato del governo di Bolzano, dei Carabinieri e dell’Esercito oltre al Corpo permanente dei vigili del fuoco di Bolzano. Le operazioni si sono concluse alle ore 11.50.

  • In breve

Famiglie Cooperative, crescono fatturato e vendite – Dopo tre anni difficili, tutti gli indicatori di bilancio 2017 delle Famiglie Cooperative del Trentino tornano positivi: le vendite aumentano del 2,1%, generando un fatturato al netto dell’Iva di 339,5 milioni di euro (+6,9 milioni dal 2016), esclusi Sait, Coopersviluppo, Trento Sviluppo, La Minela e Atesina. I dati sono stati presentati oggi a Trento al convegno di settore. Il risultato di esercizio presenta un utile di 2,5 milioni di euro “grazie alla ripresa delle vendite, al miglioramento del margine lordo (88 milioni, 3 milioni in più rispetto al 2016, con un’incidenza di circa il 26%) e all’efficientamento dei costi di gestione”. Quelli relativi al personale sono calati di mezzo milione di euro. Il patrimonio netto ha raggiunto i 115,3 milioni di euro (+3,1%), mentre l’indebitamento finanziario complessivo è calato di 10 milioni.

Angela, cultura in ritardo su nuove tecnlogie – “La tecnologia ha radicalmente cambiato l’economia, la politica e la condizione umana. Ora è cominciato un periodo cruciale con l’arrivo di tecnologie che richiedono nuove competenze e la capacità di adattarsi a situazioni che cambiano rapidamente. Ma la nostra cultura è in ritardo su questo fronte”. Lo ha detto Piero Angela, il noto divulgatore scientifico protagonista al Teatro Sociale di Trento della Bruno Kessler Lecture. “Oggi in agricoltura – ha aggiunto Angela – lavora meno del 4% della popolazione, con un’alta produttività, e c’è la scuola di massa. Parallelamente è aumentata anche la circolazione delle informazioni e delle idee attraverso i mezzi di comunicazione, con una partecipazione sempre più attiva dei cittadini alla vita politica e alle conquiste di nuovi diritti”.  Angela ha poi raccontato aneddoti sulla sua vita di studente e sulla sua professione, sottolineando come sia necessario “impegnarsi in prima persona, non sentirsi mai soddisfatti e continuare ad imparare”.

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