Primo Piano Trentino Alto Adige Valsugana Tesino

Da Torbole a Cima Ortles in 12 ore in bici, corsa e sci: è la nuova sfida dell’atleta trentino Alessandro Forni

Share Button

L’evento prenderà inizio a Torbole (Trento) alle ore 0.00 del 2 giugno 2016 per terminare in vetta al Monte Ortles entro le ore 12.00 dello stesso giorno

Ortles

– Chi è Alessandro Forni (VIDEO)

Trento – Questa volta l’obiettivo dell’atleta trentino Alessandro Forni è quello di raggiungere in 12 ore al massimo la vetta del Monte Ortles dopo essere partito da Torbole sul lago di Garda. Si tratta quindi di riuscire a collegare il punto più basso (65 m slm) e il punto più alto (3905 m slm) della regione Trentino Alto Adige.

Dati tecnici della sfida

La prima parte della prova si svolgerà in bicicletta da corsa, da Torbole a Trafoi. Il percorso prevede i passaggi lungo strade provinciali e statali delle seguenti località:

Mori, Villa Lagarina, Aldeno, Trento, Lavis, San Michele all’Adige, Salorno, Egna, Caldaro, Appiano, Terlano, Gargazzone, Postal, Merano, Lagundo, Tel, Naturno, Castelbello, Silandro, Spondigna, Prato allo Stelvio, Gomagoi, Trafoi, Santuario delle Tre Fontane.

La seconda parte si svolgerà correndo lungo il sentiero 18 dell’AVS, privo di difficoltà tecniche, dal Santuario delle Tre Fontane al rifugio Borletti.

La terza parte infine con gli sci d’alpinismo terminerà in vetta all’Ortles seguendo la via Normale sci alpinistica di questa montagna, la più alta di tutte le Alpi orientali. Percorso di grande difficoltà per le pendenze che spesso raggiungono i 40 gradi, alcuni tratti esposti, la presenza di seracchi e crepacci e la necessità di utilizzare i ramponi e la piccozza almeno in un passaggio alpinisticamente delicato su ghiaccio vivo. Pertanto questo itinerario viene classificato come difficoltà OSA+ (Ottimo Sciatore Alpinista).

Le motivazioni

Come in passato in tutte le prove di Alessandro svolte in Trentino e montagne limitrofe, in particolare  sul Bondone e sulle Dolomiti, questa sarà soprattutto un’occasione per valorizzare l’importanza e lo splendore dei ghiacciai delle Alpi, messi a durissima prova da questo repentino mutamento climatico che nel giro di 50-100 anni li ha drasticamente ridotti.

“In particolare – spiega Forni – le Alpi Orientali, prive di 4.000, non possono godere di riserve di ghiaccio paragonabili a quelle del gruppo del Rosa, del Bianco e dell’ Aletsch, ma sono per noi che viviamo a ridosso di esse un’insostituibile fonte di ricchezza e benessere perché ci donano il secondo elemento più importante per la vita dopo l’aria: l’acqua. Non significherà quindi voler dominare l’Ortles, ma rendere umilmente omaggio a questo maestoso gigante a cui Alessandro ha girato intorno tantissime volte in bicicletta negli ultimi 21 anni (primo Stelvio nel luglio del 1995 a 15 anni) anche più volte nel classico giro Palade, Stelvio, Gavia e Tonale, affrontato in senso orario o antiorario con tantissime variazioni sul tema per rendere sempre nuova e più impegnativa la sfida”.

Dopo aver raggiunto nel 2010 il Cevedale da Torbole (dal punto più basso al più alto del Trentino) e nel 2012 la Marmolada da Venezia (il punto più alto delle Dolomiti partendo dal mare), Alessandro Forni vuole quindi proseguire in questa direzione di scoperta integrale del territorio alpino utilizzando solo mezzi a trazione umana. In quest’occasione però non trasporterà sci, scarponi e tutto il necessario per il tratto alpinistico sulla bicicletta, ma sarà assistito durante la sua prova da amici e colleghi in modo da poter portare a termine il percorso previsto nel minor tempo possibile.

Lo stesso assetto tenuto da Dino Nico Valsesia nel 2013 per registrare il record “da Genova al Monte Bianco” in 16h 35’. Sarà quindi questo un test fondamentale per l’atleta trentino per poter concretizzare in un prossimo futuro un tentativo di migliorare proprio il primato stabilito dall’ossolano.

Ortles2

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *