Primo Piano Trentino Alto Adige Valsugana Tesino

Covid-19: un minuto di silenzio per ricordare le vittime della pandemia in Trentino

Share Button

Riunite in Piazza Dante a Trento le autorità civili e militari della provincia

Minuto di silenzio Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia (foto Daniele Panato/PAT)
Pichetto Corpo Forestale Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia (foto Daniele Panato/PAT)

 

Trento – Un momento breve, ma di grande valenza significativa, per ricordare quanti, in questo ultimo anno, ci hanno lasciato per la pandemia. Un minuto di silenzio che si è tenuto giovedì mattina, come in tutta Italia, alle ore 10.30 davanti al palazzo della Provincia alla presenza del presidente, Maurizio Fugatti, insieme alla Giunta provinciale e a tutte le autorità civili e militari che hanno così celebrato la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus, istituita per conservare e rinnovare il ricordo di tutte le persone decedute.

Covid: Muser, nessuno si salva da solo

Bolzano – La Giornata del ricordo delle vittime della pandemia “è un momento importante per rendere collettivo un dolore che non è privato ma di un’intera comunità. Un dolore che può trasformarsi in energia positiva se sarà capace di produrre in noi un senso civico di responsabilità forte e di solidarietà reciproca.

Nessuno si salva da solo”: è un passaggio dell’omelia del vescovo Ivo Muser nella celebrazione in duomo a Bolzano. Questa sera il ricordo delle vittime del Covid in Alto Adige sarà celebrato alle 19 con il suono delle campane di tutte le chiese altoatesine per 5 minuti e l’invito alla popolazione a collocare una candela accesa alla finestra o al balcone. “Le persone di fede – ha detto Muser – sono persone di speranza: guardando a Gesù, il crocifisso e risorto, confidiamo per i nostri defunti nella vita dall’altra parte della vita.

Questa è l’alternativa cristiana”, ha detto il vescovo, che ha invitato a pregare “per le oltre mille vittime per o con il coronavirus in Alto Adige, per tutte le vittime in Italia, in Europa e nel mondo intero. Non si tratta di numeri senza nome, ma di persone con le loro storie di vita, le tracce che hanno lasciato per noi.” Questo giorno di commemorazione, ha aggiunto Muser, “è un momento importante per rendere collettivo un dolore che non è privato ma di un’intera comunità. Un dolore che può trasformarsi in energia positiva se sarà capace di produrre in noi una nuova consapevolezza, un senso civico di responsabilità forte e di solidarietà reciproca. Nessuno, veramente nessuno, si salva da solo!”

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *