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Covid, dal primo maggio visite senza barriere nelle Case di riposo trentine e deroga al coprifuoco

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Accertati 16 nuovi contagi, vaccinazioni a quota 160.375. Covid-19, il ministro Speranza ha firmato ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India

Trento – Come preannunciato, in Trentino sarà possibile rientrare a casa anche dopo le 22, se la cena è terminata a quell’ora, ma con lo scontrino che lo certifica. Lo prevede una nuova ordinanza provinciale che rischia però l’impugnazione di Roma, derogando al coprifuoco.

Il bollettino

Un decesso per coronavirus in Trentino con 16 nuovi contagi e un leggero aumento dei ricoverati. Lo dicono i dati del bollettino odierno dell’ Azienda provinciale per i servizi sanitari.

Nel dettaglio, su 323 tamponi molecolari analizzati ieri all’ospedale Santa Chiara, sono emersi 10 nuovi casi positivi; sono stati inoltre confermati 20 casi che erano risultai positivi nei giorni scorsi ai test antigenici. Quanto a questi ultimi, ieri ne sono stati notificati 105 che hanno individuato altri 6 casi positivi.

Negli ospedali torna a salire leggermente il numero dei nuovi ricoveri (7 contro 3 dimissioni) che a sua volta invide sul totale dei pazienti covid ricoverati: al momento sono 115, di cui 26 in rianimazione. I nuovi guariti sono 57. Le vaccinazioni hanno raggiunto quota 160.375: in questa cifra figurano anche 41.745 richiami e le somministrazioni riservate alle fasce over 80 (54.932), 70-79 anni (37.685 dosi) e 60-69 anni (21.933 dosi).

Case di riposo verso riapertura

Dal primo maggio tornano le visite senza barriere, rispettando alcune precauzioni di fondo, come il fatto di indossare sempre per i visitatori la mascherina Ffp2 e di igienizzarsi le mani.

Le nuove regole, in vigore da questo sabato, prevedono una distinzione tra familiare vaccinato e familiare non vaccinato che accede alla Rsa. Entrambe tali categorie di visitatori dovranno indossare la mascherina Ffp2 e igienizzarsi le mani se incontrano il proprio caro sia all’esterno sia all’interno della struttura.

Tamponi per non vaccinati

Il familiare non vaccinato, se intende visitare il proprio caro all’interno della Rsa, deve poter esibire in più un test antigenico rapido negativo al Covid non antecedente alle 48 ore dalla visita.

Una dose di vaccino

Per “familiare vaccinato”, in questo specifico contesto, si intende sia il soggetto che abbia completato il ciclo vaccinale (con due dosi) sia il soggetto che abbia effettuato solo la prima dose di vaccinazione (per tutte le tipologie di vaccino attualmente disponibili); anche il soggetto guarito da meno di 90 giorni dal tampone diagnostico è assimilabile alla persona vaccinata con ciclo vaccinale completo.


In breve

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