Primo Piano

Coronavirus: un altro giorno senza nuovi casi in Alto Adige. Austria rinvia apertura con Italia

Share Button

Fermo anche il bilancio delle vittime che sono 291

Bolzano – Un altro giorno senza nuovi casi positivi e senza decessi in Alto Adige per il coronavirus. Lo rende noto la Provincia di Bolzano sulla base dei dati comunicati dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige.

I tamponi valutati nelle ultime 24 ore sono 322 e nessuno è risultato positivo. I casi di contagio registrati dall’inizio dell’epidemia restano quindi fermi a 2.597. In totale sono stati effettuati 67.965 tamponi su 31.800 persone. Fermo anche il bilancio delle vittime che sono 291.

Nei normali reparti ospedalieri sono ricoverate sempre quindici persone, mentre 20 sono considerati casi sospetti. Nei reparti di terapia intensiva è ricoverato sempre un solo paziente, mentre altri due sono ancora in Austria.

Le persone guarite dal Covid-19 sono, come ieri, 2.187, alle quali si aggiungono 813 persone che avevano un test dall’esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate per due volte negative al test. Restano in quarantena o in isolamento domiciliare 261 persone.

Austria rinvia apertura

L’Austria non riaprirà, per il momento, il confine con l’Italia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg. “Apriamo verso 7 Paesi confinanti e non ci saranno più controlli, come prima dell’emergenza coronavirus. I dati non lo consentono invece con l’Italia, ma intendiamo farlo il prima possibile”, ha detto il ministro in conferenza stampa. “Non è una decisione contro l’Italia”, ha sottolineato Schallenberg.

Il governo austriaco la settimana prossima effettuerà una nuova valutazione in merito a una possibile apertura verso l’Italia, ha annunciato Schallenberg. “Vediamo – ha aggiunto – che la situazione in Italia è molto migliorata e che alcune regioni, come l’Alto Adige, hanno buoni dati Covid”. Vienna valuterà perciò “seriamente” la proposta di Bolzano di consentire viaggi in alcune Regioni italiane. “L’obiettivo resta l’apertura verso l’Italia, appena i dati lo consentiranno”, ha concluso il ministro.

“Gli individualismi violano lo spirito comunitario e danneggiano l’Europa e il mercato unico”. Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il ministro Luigi Di Maio durante una riunione con il suo staff, a seguito della decisione di Vienna di mantenere ancora chiuso il confine con l’Italia. Nel pomeriggio ci sarà una telefonata con l’omologo austriaco. Il ministro è comunque fiducioso che la vicenda, nei prossimi giorni, possa evolversi positivamente per l’Italia.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *