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Cooperative di comunità: 144 gruppi pronti a partire

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Sono 144 gruppi tra gruppi informali e cooperative. Realtà pronte a partire dal nord al sud del Paese

NordEst – I soggetti coinvolti hanno partecipato al bando lanciato all’inizio dell’estate da Legacoop e dal suo fondo mutualistico, Coopfond, con la collaborazione di Banca Etica, la fondazione Finanza Etica e col supporto di Fon.coop.Cittadini di piccoli borghi o periferie urbane pronti a mettersi insieme dando vita a imprese per migliorare la vita della propria comunità.

“Ci sono zone dell’Italia che cercano di resistere allo spopolamento, periferie urbane che non si arrendono al degrado: per entrambi – spiega il presidente di Legacoop, Mauro Lusetti – le cooperative di comunità sono l’unico strumento che permette di vivere la sfida insieme, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione dei beni comuni.

È la strada giusta e la grande partecipazione ad un bando che non offre contributi a pioggia, ma opportunità a chi si vuole impegnare è un segnale molto confortante per il nostro Paese”.

Il bando ‘Coopstartup – Rigeneriamo Comunità’ era uscito il 4 giugno scorso e si è chiuso il 31. Per partecipare era necessario avere un progetto di intervento in aree intere, piccoli comuni, aree urbane degradate, aree agricole incolte o naturalistiche e protette. E la volontà di portarlo avanti con una cooperativa nata dopo l’1 gennaio 2018 o creandone una nuova.

Per promuovere la partecipazione al bando e l’opportunità di fare qualcosa per la propria comunità, Legacoop e Coopfond hanno stretto numerose partnership: Associazione Borghi autentici d’Italia, Fondazione Futurae, Assoprovider, ARCI, Agenzia Cooperare con Libera Terra, Cittadinanzattiva, Consorzio Sale della Terra e Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, LabGov -Laboratorio per la governance dei beni comuni, Legambiente, Fondazione Noi Legacoop Toscana e Slow Food – e organizzato in questi mesi 22 incontri, in tutto il Paese, nelle zone del terremoto così come a Palermo, in spiaggia a Pescara alla vigilia di Ferragosto come nelle sagre piemontesi o in spazi urbani da rigenerare Un tour incessante che ha portato ad incontrare oltre 830 potenziali nuovi cooperatori.

Ora comincia ora la selezione delle 20 migliori idee progettuali che saranno accompagnate in un percorso di formazione specifica per la creazione di un business plan. Ognuno di loro avrà tre mesi, tra febbraio e aprile 2020, per raccogliere con il crowdfunding su Produzioni dal Basso -piattaforma messa a disposizione da Banca Etica, partner del bando- le risorse di cui pensa di aver bisogno per partire. Chi raggiungerà l’obiettivo di raccolta potrà godere del suo raddoppio grazie a Coopfond, fino a un massimo di 10mila euro.

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