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Coop del Vanoi, via libera al recesso dal SAIT con preavviso. Uscita immediata per Coop San Vito di Cadore

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Oltre alla Coop del Vanoi che ha avviato l’iter per l’uscita dal Sait con preavviso, per evitare penali  e verificare altre proposte, la coop San Vito di Cadore sceglie l’uscita immediata dal Consorzio. Ecco le ragioni del Vanoi

Valle del Vanoi (Trento) – La Famiglia Cooperativa del Vanoi (con punti vendita a Canal San Bovo, Lausen, Caoria e Prade) ha approvato venerdì sera all’unanimità – durante l’assemblea dei soci – il recesso dal Sait. Lo ha comunicato in serata la presidente della Coop del Vanoi, Manuela Gobber.

La decisione del Vanoi – che prevede però tempi molto lunghi per l’uscita definitiva – , segue le precedenti analoghe delibere di recesso dal Sait, da  Giudicarie, Carisolo, Pelugo e Cavedine con quasi 14 milioni di fatturato al dettaglio. Realtà che hanno scelto di aderire a DAO.

Le ragioni del Vanoi

“Viste le ultime condizioni di fornitura imposte da Sait – spiega la presidente della Coop del Vanoi, Manuela Gobber – e considerato che in caso di recesso ci impone un preavviso di due anni (con conseguente penale in caso di recesso anticipato che per la Famiglia Cooperativa del Vanoi che si aggira su una cifra che supera i 200.000 euro, aspetto che non ci sembra molto da “spirito cooperativo”), abbiamo ritenuto opportuno tutelarci.

Ci prendiamo quindi il tempo necessario per rivedere le condizioni Sait – spiega la presidente Gobber – e/o per contattare altri fornitori, tra cui Dao con marchio Conad. Purtroppo se rimaniamo fermi nela fase attuale, non si farà altro che peggiorare la situazione, non vediamo via di crescita.

Gli stessi Soci – conclude Gobber – devono essere consapevoli del fatto che ognuno deve contribuire alla sopravvivenza della propria Famiglia Cooperativa, anche con una minima spesa giornaliera, altrimenti rischieremo davvero la chiusura dei punti vendita minori”.

La situazione locale

Una situazione locale difficile per il Sait, dopo l’intricato caso della vicina Coop del Primiero, chiusa ormai da quasi un anno, ma che nei primi mesi del 2018 potrebbe arrivare ad una soluzione definitiva con la riapertura del centro di Viale Piave.

Un ulteriore duro colpo quindi, per il Consorzio della Cooperazione trentina, che si trova ad affrontare una situazione sempre più difficile a livello provinciale, dopo il recente accordo raggiunto sui licenziamenti.

  • I numeri della Coop del Vanoi – La Famiglia cooperativa del Vanoi, dopo la recente fusione con Caoria nel 2016, ha un fatturato che si aggira su 1,6 milioni (dati 2016) e un patrimonio di circa 665mila euro: quattro sono i punti vendita a Lausen (nella foto), Caoria, Canal San Bovo e Prade. I soci sono 513 mentre i dipendenti sono 11.
  • SAIT, il consorzio di secondo grado delle cooperative di consumo trentino –  Creato nel 1899 da Emanuele Lanzerotti, si occupa della distribuzione dei prodotti e della gestione dei servizi collegati alla vendita per le Famiglie Cooperative socie.
  • DAO è una Cooperativa di dettaglianti alimentari – Opera in tutto il Trentino Alto Adige e nelle province di Verona, Vicenza, Brescia e Bergamo con più di 280 punti vendita. Fondata nel 1962 da un gruppo di alimentaristi di Trento
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