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Contro la globalizzazione arriva il ‘locavorismo’, la dieta a base di cibi locali

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Sono 15 milioni gli italiani che mettono nel carrello prodotti a km zero

km zero cibo
NordEst – Consumare solo cibi locali, prodotti e trasformati in un raggio di circa 200 chilometri dalla propria casa. E’ il locavorismo, una nuova filosofia di vita che si propone come alternativa al mondo confezionato con l’intento di ridurre l’impronta ambientale dei prodotti.

Forse non si tratta per tutti di una scelta consapevole, ma secondo la Coldiretti, sono quindici milioni le persone che mettono nel carrello prodotti locali a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti. Solo la rete di vendita diretta degli agricoltori di Campagna Amica della Coldiretti ha quasi diecimila riferimenti in tutta Italia.

Un italiano su due, invece, secondo l’indagine Doxa per Coop, acquista regolarmente prodotti tipici e l’Italia, sottolinea la Coldiretti, è l’unico Paese che può vantare 273 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) e oltre ventimila agriturismi.

E non solo. Il Bel Paese è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7,5%). Insomma, negli ultimi anni stiamo assistendo ad una vera e propria svolta green degli italiani, tanto che il 70% si dichiara disposto a spendere qualcosa in più per i prodotti naturali e il 65% per quelli ogm free.

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