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Concerto Vasco Rossi 2022, manager Fini: “Sarà show più potente di sempre”, ma i dubbi non mancano

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Il Trentino punta organizzare grandi eventi musicali e il concerto di Vasco Rossi è “un’occasione unica per mostrare che la vocazione dell’area San Vincenzo può essere quella di ospitare concerti, non solo di proporzioni pari a quelli del rocker che verrà in Trentino il 20 maggio prossimo e che rappresenta un grande veicolo promozionale per il nostro territorio”, ha detto il presidente Maurizio Fugatti. Si prevede una ricaduta economica sul territorio tra i 15 e i 20 milioni di euro, a fronte di un investimento della PAT, nella sola area di San Vincenzo, di 1 milione e mezzo, ma non mancano i dubbi su organizzazione e costi dell’evento

Trento – “È una questione di grande interesse per il Trentino, ha detto ancora Fugatti, perché l’arrivo di 120 mila persone per il concerto di questo artista internazionale – si può dire l’unico in Italia che riesca a raggiungere questi numeri – è un grande orgoglio, come lo è l’essere riusciti a lavorare per l’organizzazione di questo evento, grazie anche al grande gioco di squadra che abbiamo portato avanti assieme al direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti, all’amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini e ai dirigenti provinciali Marilena Defrancesco e Raffaele De Col, con lo staff tecnico di Vasco Rossi e l’avvocato Vittorio Costa, che ringrazio per la collaborazione. Un gioco di squadra che sarà necessario anche realizzare fra istituzioni e territorio per la realizzazione di questo grande appuntamento”.

Il presidente ha ricordato anche che con gli organizzatori di eventi Fausto Bonfanti e Ettore Carretta inizialmente era stata presa in considerazione l’area Casotte di Mori, poi scartata a seguito di un sopralluogo con il Commissario del governo per ragioni di sicurezza e sostenibilità. 

Al di là della data in sé, come ha spiegato ancora il presidente Fugatti, il valore fortemente aggiunto all’evento è che si tratta di un primo concerto di una tournée: il fatto che si preveda, oltre alla data ufficiale una “data zero”, comporta la presenza del cantante per alcuni giorni sul territorio, che rende l’evento unico dal punto di vista promozionale e comunicativo. “Abbiamo lavorato per riuscire ad inserire Trento come data zero in un tour già previsto, puntando alla presenza dell’organizzazione qui da noi”, ha detto ancora Fugatti, anticipando inoltre che circa 60 mila biglietti saranno riservati agli spettatori del territorio dell’Euregio, così come l’occasione del contest ‘Festival Trentino Rock’, previsto in seno all’evento. Tra le iniziative collaterali, anche una mostra dedicata all’artista che sarà allestita in un museo provinciale.

Maurizio Rossini ha ribadito che l’area San Vincenzo riqualificata per questa occasione, potrà diventare un “nuovo prodotto promozionale per il Trentino, con il marchio ‘Trentino Music Arena’. Sarà quindi l’avvio di una serie di iniziative che potranno arricchire l’offerta complessiva del nostro territorio e occasione per il suo riposizionamento. Con Viva Ticket e Live Nation, promotori dell’evento, pianificheremo una strategia di comunicazione che ci permetta di avviare il dialogo necessario per vivere questa nuova arena per un periodo un po’ più lungo dell’occasione data dal concerto di Vasco Rossi, così da instaurare un rapporto con un pubblico che potrà tornare in Trentino per altre occasioni così belle e importanti”. Rossini ha poi sottolineato le ricadute mediatiche, che vedranno la presenza di testate italiane e internazionali a Trento “per far parlare di noi e perché il racconto del nostro territorio sia bello”. Tanti dei 120 mila spettatori arriveranno da altre Regioni d’Italia, come ha spiegato Rossini, con un ritorno economico previsto tra i 30 e i 300 euro per ogni presenza ed un valore che dunque potrà superare i 10 milioni: un’occasione unica per far conoscere Trento e il Trentino ad una platea molto vasta di persone.

Floriano Fini, manager del cantante, ha precisato a margine della conferenza stampa che Vasco è contento di tornare sul palco dopo due anni di stop dei live a causa della pandemia e ha aderito con piacere alla proposta di poterlo fare partendo da Trento, città in cui manca dal 1983. “Quando c’è stata fatta la proposta di partecipare con il nostro spettacolo a questa iniziativa, centrata sulla realizzazione di un nuovo spazio per la musica – ha detto intervenendo dal “palco” della sala Depero -, abbiamo accettato con entusiasmo. Ora abbiamo di fronte tutto il lavoro da fare, il nostro lavoro diciamo ‘normale’: ovvero preparare uno spettacolo che sia all’altezza della situazione. Ci metteremo la passione di sempre: sarà naturalmente uno spettacolo potente ed emozionante, il più potente ed emozionante che si possa immaginare”.

Fini ha parlato anche del “grandissimo lavoro da fare a livello logistico e organizzativo” per la riuscita dell’evento, un impegno “che ho fiducia verrà svolto con professionalità e attenzione, in modo molto preciso, immaginando tutte le problematiche possibili”. “Noi – ha continuato riferendosi allo staff – saremo qui dall’inizio di maggio per preparare il debutto di una tournée importante, di ripartenza dopo un periodo difficile. Siamo contenti di partecipare questa sfida e speriamo che questo nuovo posto dedicato alla musica possa essere un riferimento per altre tournée nazionali e internazionali”.

Riguardo alla scaletta dello show, Fini ha precisato che sarà “uno spettacolo inedito, che avrà come tema di fondo la traccia del disco nuovo di Vasco in uscita nel novembre 2021”. In sala erano presenti anche l’avvocato Vittorio Costa, che si occupa delle questioni di natura legale del cantante, Tania Sachs, per l’ufficio stampa di Vasco, Nico Ambrosini (Universal), Marco Boraso (Live Nation), Silvano Taiani (Vivaticket e Big Bang). 

Protagonista sarà anche la città di Trento. Il vicesindaco di Trento Roberto Stanchina, che ha ammesso di essere un grande fan di Vasco Rossi fin dal concerto “Fronte del palco” di Torino, ha detto che “è un must cogliere questa sfida organizzativa, l’impegno del Comune assieme alla Provincia sarà massimo, anche perché si tratta di un segnale forte di ripresa per il settore della cultura e dello spettacolo, un mondo che ha pagato moltissimo questo periodo difficile di pandemia. Se la mission è ripartire da Trento e dal Trentino è davvero un grande orgoglio, perciò ringrazio chi ha portato questo evento qui”.

“Il lavoro è tanto e il tempo è poco, bisogna davvero correre per organizzarlo – ha detto ancora Stanchina – ma come per l’adunata degli Alpini e altri grandi eventi per i quali ci sono state riconosciute serietà, preparazione e professionalità, riusciremo a portare le persone a cantare le canzoni di Vasco a Trento. Grazie perciò al team formato dalla Provincia, dal Comune e da Trentino Marketing”.

 


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