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Focolaio colonia Cesenatico, in 300 si preparano al rientro

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Positivi viaggeranno separati poi andranno in un altra struttura

NordEst – Mattinata scandita dai tamponi molecolari per gli ospiti trentini della colonia marina di Cesenatico, interessata dal focolaio di Covid-19 da domenica scorsa e in seguito posto sotto controllo. Edo Grassi, il presidente di Aerat, la cooperativa che gestisce la struttura, descrive una notte trascorsa serenamente, senza particolari problemi.

“Nel pomeriggio i ragazzi si dedicheranno alla preparazione delle valigie e degli effetti personali per il trasferimento. Visto che è l’ultima giornata abbiamo consentito loro di mangiare l’ultima fetta di anguria e di omaggiare il loro saluto all’estate”, spiega il presidente. “Le famiglie – precisa ancora Grassi – saranno informate su tutti i dettagli, orari e località di arrivo a Trento per i negativi e le località dove saranno portati i positivi”.

Il programma che Apss e Provincia di Trento stanno definendo per trasferire i circa 300 giovani ospiti della colonia estiva prevede che i soggetti negativi viaggino su 8 pullman, per i positivi – invece, precisa la Provincia – si utilizzerà una modalità di trasporto con presidio medico per garantire ogni forma di assistenza qualora ne emergesse la necessità. Apss informa che i ragazzi positivi saranno portati presso il Centro vacanze di Candriai, sul monte Bondone, sempre gestito da Aerat, per la conclusione del periodo di isolamento, al netto di diverse indicazioni delle famiglie prese in accordo con la stessa Azienda sanitaria.

I risultati dei tamponi molecolari effettuati nella mattinata sono attesi nel pomeriggio, in vista del rientro in Trentino previsto per domani, venerdì 27 agosto. Le persone presenti nella colonia, che torneranno in Trentino, sono in totale circa 300, di cui 40 componenti dello staff.

I primi contagi nei giorni scorsi

Il contagio si è evidenziato nella mattinata di lunedì, all’insorgere dei sintomi per alcuni ragazzi, ed immediatamente si sono attivate le procedure previste dai protocolli sanitari in materia di Covid per gli approfondimenti di carattere sanitario e per impedire l’ulteriore propagazione del contagio. Tutti gli ospiti e gli operatori sono stati sottoposti a tampone.

In accordo con l’autorità sanitaria locale, i ragazzi positivi sono tenuti isolati, sotto osservazione, ed il personale sanitario trentino è in costante contatto con i colleghi dell’Emilia-Romagna. Le famiglie sono state subito messe al corrente dell’accaduto e verranno costantemente aggiornate sull’evolversi della situazione. A tal fine, saranno organizzati momenti di aggiornamento con i genitori, anche in videoconferenza.

“Stiamo monitorando la situazione in stretto contatto con l’Ausl locale e abbiamo deciso che la cosa migliore sia tenere i ragazzi per la quarantena sul posto, perché riportarli nelle proprie famiglie vorrebbe dire isolare anche i conviventi”. Lo ha precisato Antonio Ferro, direttore generale dell’Apss trentina, che ha partecipato alla riunione ad hoc di questo pomeriggio con i vertici della Provincia e dell’Azienda sanitaria, alla presenza dell’assessore provinciale alla salute. “In ogni caso – ha aggiunto Ferro – occorre ricordare che in questa fascia di età il virus non dà effetti collaterali particolari e i sintomi sono solitamente leggeri”.

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