Il convegno di Venezia fa seguito a quelli di Dresda, Mosca, Ottawa, Foz do Iguaçu eDurban
Venezia – Green Chemistry e sviluppo sostenibile: saranno ben 500 gli studiosi da tutto il mondo chiamati a confrontarsi su questi argomenti, a Venezia dal 4 all’8 settembre, in occasione della sesta conferenza internazionale Iupac (International Union of Pure and Applied Chemistry), dedicata alla chimica verde.
La ‘Green Chemistry’, grazie all’impegno di migliaia di scienziati in tutto il mondo, sta imponendo nuove regole e nuove strategie nel campo della ricerca e nelle politiche di sviluppo e il convegno di Venezia, dopo quelli di Dresda, Mosca, Ottawa, Foz do Iguaçu, Durban, si annuncia particolarmente ricco di spunti e di proposte in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Le delegazioni si daranno appuntamento al centro culturale Candiani di Venezia Mestre: l’obiettivo della conferenza, organizzata da Pietro Tundo, professore dell’Università Ca’ Foscari, è quello di mettere in contatto tra loro scienziati a livello internazionale, sviluppando un network di esperti e agevolando lo scambio di conoscenze sulla Green Chemistry.
Il confronto renderà possibile la creazione di tecnologie all’avanguardia dal punto di vista scientifico, industriale ed economico, che garantiscano uno sviluppo futuro sostenibile in una prospettiva di economia circolare. I contributi scientifici presentati da scienziati ed esperti nel campo della Green Chemistry saranno suddivisi in cinque topic: Green Materials, Green Bioprocesses, Green Industrial Processes and Molecular innovation, Green Energy, Green Policy, Sustainability and Safety.
La presenza di enti di ricerca e importanti aziende, tra cui il Cefic (Conseil Européen des Fédérations de l’Industrie Chimique), il Cnr, Riken (Giappone), PhosAgro, Solvay, Merck, L’Oréal, Pirelli, Symrise, Scg Chemicals, Iolitec, Mapei, Hitachi, Basf, Eni, AbbVie Deutschland, Perkin Elmer e Sunrise, consentirà lo scambio di best practices in ambito di produzione industriale, così da fornire delle linee guida a livello mondiale nell’ottica di una chimica sostenibile e pulita.
L’appuntamento scientifico vedrà inoltre la partecipazione attiva di organizzazioni internazionali come Unesco e Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons, che interverranno nel corso di due sessioni satellite dedicate, il 6 e il 7 settembre al Teatro Toniolo di Venezia Mestre, e di delegazioni istituzionali africane.
La conferenza, in particolare il Symposium Unesco organizzato insieme a Iupac e a PhosAgro, affronterà anche i temi del patrimonio culturale italiano con un’attenzione specifica alla tutela e al restauro dei beni culturali, all’estero così come in Italia. La conferenza Iupac, organizzata in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Chimici, ha il patrocinio di sette ministeri italiani e di diverse istituzioni nazionali e internazionali.